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Equonomia
Equonomia è attualmente
un’associazione culturale che si è costituita mettendo insieme persone con
esperienze di impegno sociale e che da tempo affronta insieme le tematiche
della solidarietà e della cooperazione internazionale. |
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Il nome del gruppo
“Equonomia” è stato preso in prestito dal titolo di una rivista,
pubblicata dal 1997 al 1999 dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Pisa,
che conteneva una provocazione molto seria sulla necessità di abbandonare
il mito della ricchezza e dedicarsi invece alla preparare percorsi di
giustizia; tale rivista confluì, nel 2000, nella rivista “Altreconomia”
che continuò a farsi portavoce di tale messaggio. Così, quando il nostro
gruppo di amici si trovò a condividere l’esperienza di appoggiare,
diffondere, approfondire il messaggio proveniente dalle iniziative di
Commercio Equo e Solidale, decise anche di ispirarsi ad un’esperienza
precedente di chi aveva posto la ricerca dell’equità e della sobrietà al
centro della propria esperienza di volontariato e scelse il nome Equonomia
come nome stesso dell’associazione. |
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Le attività che
l’associazione Equonomia sta portando avanti consistono in iniziative
realizzate come movimento di base la cui spina dorsale sono i cittadini e
non le industrie o le istituzioni e soprattutto all’insegna dello slogan
“Trade not aid” (commercio, non aiuti) che caratterizza i principi del
commercio Equo e Solidale. |
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Con ciò si vuole
affermare che i poveri del Sud del mondo devono essere aiutati a uscire
dalla loro situazione di miseria instaurando rapporti di parità
(commercio) e non di dipendenza (aiuti). Su questo ultimo aspetto
l’associazione Equonomia è consapevole di aver scelto di appoggiare
progetti di lunga durata: investire su piccoli produttori, sulle comunità,
offrendo occasioni di crescita sociale e professionale ma anche di reti
alternative e associazioni che colleghino fra loro i produttori e ne
sostengano un percorso di emancipazione ed autonomia. |
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Per questo, come linea
generale, l’associazione Equonomia non fa “raccolta fondi” per progetti di
aiuto più o meno caritatevoli ma intende la solidarietà come atto dovuto
per correggere le storture create da un sistema economico ingiusto e
basato sullo sfruttamento di popolazioni emarginate e impoverite.
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Essere Equi e Solidali
non è facile ed è tutt’altro che scontato: anzi è un’idea che spesso
spaventa perché costringe a rendersi conto che le imprese che sfruttano il
lavoro, degradano l’ambiente e provocano l’oppressione di tanti popoli,
riescono a commettere i loro abusi con la nostra complicità, perché siamo
noi, con i nostri consumi, a farle prosperare: “il consumo non è un fatto
privato, è un fatto che riguarda l’umanità perché dietro questo gesto
quotidiano si nascondono problemi di portata planetaria di natura sociale,
politica e ambientale” (Francesco Gesualdi). |
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L’associazione Equonomia
intende dunque promuovere nuovi stili di vita e di consumo contribuendo a
costruire un pezzettino di economia diversa, che pone gli uomini, le
donne, la salvaguardia dell’ambiente e soprattutto lo sviluppo sociale
(sanità, educazione) e la tutela delle culture locali prima del profitto e
avviarsi sempre di più lungo la strada della sobrietà, che è un modo di
essere e non di avere. |
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La sede dell'Associazione
Equonomia è a Bolgiano in Via Unica, c/o la Ex Scuola Rossa |
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