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ARCHIVIO ELEZIONI 1998

Questo e' il programma presentato alle elezioni del 1998 dal Candidato Sindaco Luca Squeri e dalle liste associate

PROGRAMMA CANDIDATO - LUCA SQUERI


UN PATTO 
CON I CITTADINI


PROGRAMMA
PER
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE 1998
DEL
CANDIDATO-SINDACO

LUCA SQUERI





LISTE COLLEGATE:



UNIONE CIVICA FORZA ITALIA ALLEANZA NAZIONALE
CDU 
CCD 
UN PATTO CON I CITTADINI



Questo programma non è un semplice documento ma vuole essere, nel contenuto e nella forma, un VERO E PROPRIO CONTRATTO tra me come CANDIDATO SINDACO e ogni singolo CITTADINO in quanto elettore.

Come tale esso:
· risponde a requisiti di chiarezza e di garanzia,
· evita impegni generici e a tempo indeterminato e invece chiarisce quali impegni riguardano i 4 anni di governo amministrativo e quali invece sono a lungo termine; 
· oppure, nel caso di impegni programmatici che si attuano in più anni, indica i tempi di ultimazione delle varie fasi di realizzazione.

Ho scelto di considerare il mio programma un Contratto a tutti gli effetti per garantire il mio pubblico impegno a realizzare quanto in esso previsto ma anche per impegnare ogni cittadino-elettore a controllare nei prossimi anni il mio operato, a partecipare alla vita civica di S. Donato, a dare un contributo sulla base delle proprie attitudini e proporzionato alle proprie possibilità. Un Contratto è infatti per definizione un atto bilaterale e paritetico: esso implica benefici e obblighi differenziati ma reciproci e dà i suoi frutti soltanto se questi vengono rispettati da ambo le parti.

Ecco perché lo slogan della mia campagna elettorale sarà:



Non chiederti solo cosa può fare il Comune per te, 
ma chiediti anche cosa puoi fare tu per il tuo Comune!


Ciò non vuol dire ovviamente che il Comune venga meno ai suoi doveri e alle sue funzioni istituzionali. Il senso del motto è anzi proprio l’opposto: il Comune è una cittadinanza attiva e solidale e l’impegno partecipativo di ogni cittadino è la condizione fondamentale per renderlo efficace ed efficiente.

Le chiedo, dunque, di leggere senza prevenzioni questo programma-contratto e al termine di darmi un Suo contributo critico e propositivo, utilizzando le apposite parti finali. La prego inoltre di sottoscriverlo se lo condivide e di farmelo pervenire comunque - anche nel caso Lei non voglia sottoscriverlo - con le Sue osservazioni in una delle pubbliche manifestazioni della campagna elettorale.

Grazie per la collaborazione e SPERO DI POTERLA AVERE TRA I MIEI PARTNERS CONTRATTUALI NEI PROSSIMI 4 ANNI DI VITA AMMINISTRATIVA. 


Luca Squeri



I PRINCIPI GUIDA DEL PROGRAMMA-CONTRATTO
LIBERTA’ + RESPONSABILITA’ = SUSSIDIARIETA’

La ragion d’essere della società è il bene comune. Il bene comune coincide con la difesa e la promozione dei diritti fondamentali della persona umana. L’azione di un’Amministrazione comunale deve promuovere quindi lo sviluppo integrale della persona umana rispettando e valorizzando i suoi diritti fondamentali: il diritto alla vita e alla salute, il diritto a praticare una fede religiosa, il diritto alla crescita intellettuale, il diritto alla scelta morale, il diritto alla famiglia, il diritto di associazione.

I compiti dell’Ente locale nei confronti di questi fondamentali diritti sono:
· riconoscerli, non “concederli”, perché sono anteriori alle istituzioni;
· rispettarli, perché è fatto per questo servizio;
· comporli, quando entrassero tra loro in conflitto;
· tutelarli, cioè difenderli da qualsiasi attentato;
· promuoverli, per il loro pieno sviluppo, con tutti i mezzi di cui l’Ente pubblico dispone, affinché non restino semplici affermazioni astratte ma diventino realtà.


A questo fine l’attività di un Comune deve avere 3 principi-guida:

1. LIBERTA’

2. RESPONSABILITA’

3. SUSSIDIARIETA’


Questi valori fondamentali sono i criteri ai quali questo programma si ispira in ogni sua parte e al tempo stesso sono gli obiettivi che mi propongo di raggiungere attraverso ognuno dei progetti amministrativi che saranno in seguito illustrati.


LIBERTA’ significa:
· incremento qualitativo e quantitativo dei diritti civili, 
· delle forme di democrazia diretta,
· e soprattutto delle possibilità di scelta dei cittadini: deve essere superato il ruolo del Comune come impositore di decisioni obbligate (educative, sanitarie, culturali, ecc.) e deve affermarsi il ruolo del Comune come propositore e promotore di opzioni alternative tra le quali il cittadino può scegliere senza penalizzazioni fiscali né condizionamenti ideologici.


RESPONSABILITA’ significa che il cittadino deve: 
· rispettare i propri doveri civici,
· collaborare con il Comune per farli rispettare,
· OFFRIRE IL PROPRIO LIBERO CONTRIBUTO POLITICO O IMPRENDITORIALE O SOCIALE O CULTURALE ALLA VITA AMMINISTRATIVA.


SUSSIDIARIETA’ significa che:
· il Comune deve gestire direttamente solo i servizi che costituiscono obblighi istituzionali (compresa l’assistenza alle categorie deboli) o che i cittadini - singoli o associati - non sono in grado di fornire, quindi non deve aggiungersi o peggio sovrapporsi alla società civile, non deve occuparne gli spazi soffocandone le iniziative, ma deve stimolare, valorizzare e sostenere il più possibile la gestione diretta dei servizi da parte di:

· FAMIGLIE

· IMPRESE

· COOPERATIVE

· ASSOCIAZIONI NON PROFIT (TERZO SETTORE).


Insomma l’esatto opposto del rischio - sempre possibile e a volte perfino effettivo - denunciato da ANTOINE DE SAINT-EXUPERY in questa bellissima frase:

“Ci hanno tagliato le braccia e le gambe e ci hanno lasciati liberi di camminare”

PRIORITA’ GENERALI

I programmi elettorali sono troppo spesso un lungo elenco indifferenziato di promesse più o meno plausibili. In questo modo il cittadino-elettore è spesso tratto in inganno perché non gli viene offerta alcuna chiara indicazione sull’ordine di priorità e quindi di realizzazione dei vari impegni. In quasi tutti i casi, infatti, nei 4 anni a disposizione un’Amministrazione riesce a realizzare solo la metà di quanto promesso (quando va bene: cioè non nel caso della Giunta uscente che ha realizzato meno di un quarto del suo programma elettorale).

Proprio perché questo è invece un PROGRAMMA-CONTRATTO CHIARO E SINCERO indica innanzitutto le priorità d’intervento, suddividendole in 2 gruppi:
· quelle generali, che interessano cioè la cittadinanza nel suo complesso;
· quelle particolari, che interessano cioè i singoli quartieri.
Entrambe indicano apertamente le scelte amministrative che mi impegno a realizzare assolutamente e certamente nei 4 anni prossimi.
Per conoscere in modo più dettagliato come intendo realizzare tali scelte prioritarie rimando alle parti successive. Resta inteso che qui di seguito ne viene data solo un’illustrazione di massima.


PRIORITA’ 1

ALLEGGERIRE LA PRESSIONE FISCALE
La questione fiscale è oggi una delle questioni cruciali per il futuro del nostro Paese. Per quanto essa dipenda per la massima parte dal Governo nazionale, un Comune serio e responsabile non può non impegnarsi a dare un contributo per la sua soluzione.
Lo scopo non è solo e tanto quello di attenuare almeno l’enorme e eccessivo peso (46,5% del reddito medio, quasi la metà) che grava sulle spalle di ogni famiglia, ma è soprattutto quello di liberare energie economiche e umane per ridare impulso e slancio a una società civile soffocata e mortificata. Solo così è possibile risolvere gli altri problemi del Paese, primo fra tutti quello della disoccupazione.
Mi impegno pertanto a ridurre le imposte, in primo luogo l’ICI, e a rendere più eque e razionali le tariffe dei servizi comunali. In cambio chiedo che i cittadini investano liberamente risorse economiche e umane nel Comune, nelle forme e per le attività che gli verranno indicate. Se ci sarà questo ritorno sarà poi possibile un’ulteriore diminuzione dell'imposta fino a raggiungere gradualmente i minimi di legge.
Insomma Le propongo di innescare un CIRCOLO VIRTUOSO per passare DALL’IMPOSTA ALLA PROPOSTA D’INVESTIMENTO E TRASFORMARE IL CITTADINO TARTASSATO IN CITTADINO-INVESTITORE.


PRIORITA’ 2

RENDERE CENTRALE LA FAMIGLIA E PROTAGONISTE LE ASSOCIAZIONI
La costituzione della Consulta Permanente per la Famiglia è un primo passo per caratterizzare la Città verso un’efficace politica familiare. Occorre distinguere la politica sociale da quella familiare. La politica sociale fa riferimento all’assistenza ed ai servizi che l’Ente pubblico eroga alle persone in stato di bisogno e che consentono alle famiglie di superare momenti di particolare difficoltà.
La politica familiare una portata generale, che riguarda l’insieme delle generazioni ed investe l’intera popolazione. 
Sono materia di politica familiare le tariffe dei servizi e le imposte comunali, la vivibilità dei quartieri e l’urbanistica, la formazione culturale e civica delle nuove generazioni, il ruolo degli anziani, la casa, il lavoro.
Su queste basi, mi impegno a promuovere la famiglia e le associazioni al ruolo di protagoniste dei servizi e delle attività comunali.
Questo significa:
· che famiglie e associazioni saranno gli interlocutori privilegiati per decidere le quantità e la qualità dei servizi comunali nonché le loro modalità di erogazione;
· che l’Amministrazione comunale affiderà a famiglie e associazioni lo svolgimento in prima persona di tutte quelle attività sociali che sono in grado di svolgere ovviamente fornendo loro mezzi e risorse adeguate;
· che la Consulta Permanente per la Famiglia possa dare il proprio contributo per un salto di qualità nei comportamenti del Comune e nella elaborazione degli obiettivi di bilancio e liberare risorse finalizzate all’esercizio delle responsabilità della famiglia, rendere più agevole per i giovani fare la scelta del matrimonio, educare i figli, assistere gli anziani, curare i malati ed aprire la famiglia ai doveri sociali verso la più ampia comunità del quartiere, della città, del mondo.


PRIORITA’ 3

GARANTIRE SICUREZZA E QUALITA’ DELLA RESIDENZA
Mi impegno a garantire la sicurezza e la tranquillità della residenza a S. Donato.
Sicurezza rispetto a furti, scippi, estorsioni, vandalismi, violenze, spaccio di sostanze stupefacenti, imbrattamento di muri e prati, ma sicurezza anche rispetto agli eccessi di velocità, alle auto sui marciapiedi o in doppia fila, ai rifiuti per le strade e ai danneggiamenti del patrimonio ambientale naturale e architettonico.
Tranquillità rispetto ai rumori di auto e motocicli, agli schiamazzi notturni, a tutto ciò che turba l’ordinata convivenza civile.
Per assicurare sicurezza e tranquillità:
· riorganizzerò e potenzierò la vigilanza urbana con l’obiettivo finale di arrivare al vigile di quartiere;
· incaricherò apposite agenzie private perché svolgano la vigilanza soprattutto la notte;
· promuoverò forme di volontariato di giovani e anziani per il controllo della pulizia e del rispetto di strade, marciapiedi, prati, parchi, ecc.


PRIORITA’ 4

REALIZZARE IL CENTRO CITTADINO E CENTRAL PARK
Mi impegno a dare attuazione al Piano di urbanizzazione del Centro cittadino (area del pratone fra via Europa e via Gramsci) secondo le indicazione contenute nella Relazione finale del processo di URBANISTICA PARTECIPATA.
In particolare mi adopererò per convincere la Proprietà dell’area a trasferire i palazzi residenziali in altri siti in modo da poter utilizzare la maggior parte del “pratone” per realizzare un parco urbano centrale. Mi impegno a indire e organizzare un REFERENDUM cittadino sui PROGETTI ARCHITETTONICI ESECUTIVI.
In ogni caso il progetto finale dovrà prevedere la realizzazione di parcheggi sotterranei in misura tale da liberare strade e marciapiedi.



PRIORITA’ 5

RISANARE L’AMBIENTE E DIFENDERE LA SALUTE
Mi impegno a:
· risanare le acque assumendo le opportune iniziative per spingere il Comune di Milano a realizzare nel più breve tempo possibile i depuratori delle acque di scarico che defluiscono nel Sud Milano;
· risanare l’aria che respiriamo e abbattere l’inquinamento acustico sia attuando la METANIZZAZIONE completa di tutti gli impianti di riscaldamento sia assumendo tutte le necessarie iniziative verso il Comune di Milano, la Provincia e la Regione per il prolungamento della METROPOLITANA e il suo collegamento all’asse della Paullese, in modo da decongestionare il traffico tangenziale e di attraversamento;
· realizzare barriere antirumore nelle vicinanze delle grandi arterie stradali ed autostradali (Paullese, Tangenziale, Autosole);
· intensificare la vigilanza del rispetto dei regolamenti relativi all’atterraggio e al decollo degli aerei e partecipare attivamente all’Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani.


PRIORITA’ 6

AUMENTARE L’OFFERTA E LA QUALITA’ DELL’ISTRUZIONE
“La scuola è il miglior investimento per il futuro”.
Mi impegno a:
· realizzare una NUOVA BIBLIOTECA nel Centro cittadino, in un edificio appositamente progettato, dotato delle più moderne tecnologie, potenziandone tutte le dotazioni, fornendola di computer a disposizione dell’utenza collegabili a INTERNET, dotandola di un centro multimediale con un catalogo completo degli strumenti informatici didattici sul mercato e un archivio-e mail contenente le esperienze metodologiche relative all’uso dell’informatica nelle scuole di ogni ordine e grado; 
· annettere alla biblioteca una sorta di CAMPUS che sfrutti la vicinanza col Central Park e sia fornito di tutti i servizi di socializzazione e ristoro;
· promuovere finanziariamente e progettualmente piani di sviluppo didattico in ogni scuola, pubblica e privata, in particolare garantendo la dotazione dei nuovi strumenti informatici e corsi di formazione per l’uso responsabile e consapevole dei computer;
· concedere sgravi fiscali alle famiglie che scelgono la scuola privata e si trovano in una condizione di oggettiva ingiustizia.






PRIORITA’ 7

VALORIZZARE GLI ANZIANI
Mi impegno ad assumere tutte le iniziative necessarie a permettere agli anziani non solo di poter contare sulla propria salute e prestanza fisica ma anche e soprattutto di avere un ruolo sociale attivo e centrale per la vita della città. Privilegerò dunque le scelte che prevedano un contributo attivo degli anziani alla società per valorizzare il loro grande patrimonio di esperienza, di cultura e di saggezza e fare in modo che sia trasmesso alle giovani generazioni.
Per gli anziani non autosufficienti, parzialmente o completamente, momentaneamente o permanentemente, mi impegno a:
· sviluppare e migliorare l’assistenza domiciliare;
· promuovere l’assistenza familiare diretta fornendo sostegno economico e strumentale alle famiglie;
· realizzare un servizio-struttura di ricovero parziale o permanente per i casi più gravi in modo che sia favorito al massimo il rapporto di vicinanza con i familiari e il mantenimento delle relazioni sociali nella comunità sandonatese.


PRIORITA’ 8

CAMBIARE I RAPPORTI CON GLI ALTRI ENTI LOCALI
Per realizzare le precedenti priorità è necessario coinvolgere gli altri enti locali, quelli istituzionalmente superiori (Provincia, Regione) e quelli paritetici confinanti (Milano e San Giuliano soprattutto, ma anche Peschiera, Melegnano, Opera).
Stabilire il giusto rapporto di collaborazione è dunque una condizione essenziale per l’attuazione degli impegni programmatici.
A tal fine mi impegno a evitare i 2 difetti opposti che hanno caratterizzato l’amministrazione del Sindaco uscente:
1. la sudditanza per motivi di affinità politico-ideologica: come nei rapporti con il Comune di San Giuliano (vedi questioni Redefossi, Roccabrivio, Palazzetto nel parco interurbano ed il progetto per l’impianto di smaltimento rifiuti); 
2. lo scontro istituzionale per motivi di conflittualità politico-ideologica come nei rapporti con la Regione (vedi Variante al PRG) e il Comune di Milano (vedi realizzazione dei depuratori ed il terminale della MM3).
Entrambi questi atteggiamenti sono faziosi e soprattutto sterili e controproducenti per gli interessi dei sandonatesi. Al contrario bisogna:
· rispettare la dignità e la diversità ed eventualmente la superiorità gerarchica degli altri enti locali senza farsi condizionare da pregiudizi ideologici e senza pretendere di avere un potere superiore a quello che la legge attribuisce ai Comuni;
· far rispettare la propria dignità e diversità con chiunque, anche se politicamente affine, e non esitare ad assumere civili ma incisive iniziative di protesta nel caso di prevaricazioni od omissioni di doveri istituzionali da parte di un altro ente.
Insomma non deve più accadere che San Donato partecipi a progetti intercomunali solo quando sono previsti oneri e sia esclusa nei progetti che portano benefici alla Città.




PRIORITA’ PARTICOLARI

1. IMPEDIRE LA DEVIAZIONE DEL REDEFOSSI NEL CANALE NAVIGABILE almeno fino all’entrata in funzione dei depuratori milanesi, tramite un accordo col Comune di S. Giuliano, la Regione Lombardia e il Comune di Milano.

2. RISANARE L’AREA DELLA STAZIONE METROPOLITANA, attraverso un accordo di gestione con il Comune di Milano.

3. RIORGANIZZARE I CIRCOLI SCOLASTICI DI SAN DONATO sulla base delle indicazioni emerse dagli utenti della scuola.

4. RIQUALIFICARE LA VIABILITA’ DI VIA MORANDI E DI VIA DI VITTORIO DOTANDOLE DI ADEGUATI PARCHEGGI E RISOLVENDO I PROBLEMI DI ACCESSO ALL’OSPEDALE E DEGLI INCROCI.

5. SOSTENERE LA VERTENZA DEGLI INQUILINI DELLE CASE AZIENDALI ENI dando attuazione agli impegni presi nelle mozioni del Consiglio comunale e rimasti inattuati.

6. REALIZZARE IL PARCO DI VIA DI VITTORIO.

7. DOTARE BOLGIANO DEI SERVIZI MANCANTI O CARENTI.

8. DOTARE POASCO DEI SERVIZI MANCANTI O CARENTI.




PROGRAMMA DETTAGLIATO

1. RIFORMA AMMINISTRATIVA E RIFORMA FINANZIARIA

La materia economico-finanziaria costituisce il presupposto del resto del programma in quanto ne rappresenta la fondamentale garanzia: o un programma chiarisce precisamente quali risorse utilizzare e come, oppure è destituito di qualsiasi sicurezza di attuazione. 

Ogni cittadino deve essere consapevole della situazione di “sofferenza” finanziaria emersa negli ultimi 2 bilanci: le entrate tendono a crescere più lentamente delle spese per cui si viene determinando una forbice entrate/uscite. Questo avviene per vari motivi: 
· riduzione dei trasferimenti statali per i tagli alle spese dello Stato; 
· riduzione oneri di urbanizzazione per esaurimento aree edificabili dopo le grandi edificazioni passate; 
· aumento vertiginoso dei costi di gestione per l’espansione incontrollata degli edifici pubblici e dei servizi comunali acquisiti e attivati con i passati oneri di urbanizzazione. 

Il rischio è quello che il Comune diventi come un enorme parco-macchine, tante e lussuose, ma senza più soldi per comprare la benzina.

Per evitare questo rischio bisogna attuare una RIFORMA DELLA MACCHINA COMUNALE e su questa base una RIFORMA DEL BILANCIO: alla linea della proliferazione indifferenziata dei servizi - con conseguenti elefantiasi, disfunzioni, inefficienze, sprechi, distribuzione a pioggia delle risorse - va contrapposta quella del ridimensionamento-contenimento selettivo:
· un Comune più snello, più funzionale, più efficiente che, senza sprechi burocratici, concentri le sue risorse sui servizi fondamentali (anagrafe, istruzione-educazione, ordine pubblico) erogandoli però a livelli di qualità totale;
· un Comune che rovesci la linea demagogica e falsamente sociale del panem et circenses della Giunta Achilli e dia invece un’effettiva priorità ai bisogni primari e ai servizi per le categorie sociali veramente indigenti (prima infanzia, anziani, portatori di handicap, disabili e malati gravi, disoccupati, extracomunitari in regola, emarginati, poveri).



LA RIFORMA AMMINISTRATIVA:
DAL COMUNE-PALAZZO AL COMUNE-RETE 

La riforma amministrativa consiste nella graduale realizzazione di un NUOVO MODELLO DI COMUNE: al COMUNE-PALAZZO accentrato e verticale si sostituisce un COMUNE- RETE diffuso e orizzontale. Ciò significa che gli apparati-uffici burocratici centrali vengono ridotti al minimo (riducendo sprechi e disfunzioni tipici dell’elefantiasi) e che il Comune tende sempre più a identificarsi con una rete di organismi sociali autonomi ma coordinati e in sinergia tra loro.

Obiettivi: 
· MASSIMA EFFICACIA e MASSIMA QUALITA’ DEI SERVIZI COMUNALI
· MINORI COSTI POSSIBILI RELATIVI 

Criteri fondamentali:

1. DECENTRAMENTO: il Comune deve decentrare le sue funzioni, cioè rendere ogni servizio autosufficiente economicamente e autoresponsabile gestionalmente, dislocarle nel modo più omogeneo possibile su tutto il suo territorio e diversificare le forme di gestione per renderle il più possibile funzionali alle diverse esigenze ricorrendo a tutte le modalità previste dalla legge e dallo Statuto:
· azienda speciale;
· concessione convenzionata a privati;
· istituzioni;
· società per azioni controllate e ad azionariato popolare.

· 2. SELETTIVITA’: il Comune deve stabilire una gerarchia delle funzioni, che rappresenti il criterio per decidere la più adatta forma gestionale e soprattutto il livello di spesa ottimale. 


Per quanto riguarda gli investimenti in conto capitale, cioè la realizzazione di nuove opere pubbliche le priorità sono le seguenti:
· RAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE DI GESTIONE
· NUOVA BIBLIOTECA
· CENTRAL PARK
· PARCO DI VIA DI VITTORIO
· CONVENZIONE PER LA GESTIONE DELL’AREA STAZIONE MM3
· CENTRO DI ACCOGLIENZA PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI
· COMPLETAMENTO SERVIZI DI BOLGIANO E DI POASCO
· RIQUALIFICAZIONE VIABILISTICA DI VIA MORANDI E DI VIA DI VITTORIO
· REALIZZAZIONE DELLA “CASA DELLE ASSOCIAZIONI”




L’ORGANIZZAZIONE GESTIONALE





FAMIGLIE
educazione
cultura
assistenza


IMPRESE
alcune ASSOCIAZIONI
farmacie NON PROFIT
assistenza, cultura




CASA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE
RETE



SOCIETA’ PER
AZIONI
“ISTITUZIONI” raccolta rifiuti
Centro donna trasporti
Centro lavoro farmacie
Centro giovani 
Centro sociale 
Club III età 

PRIVATIZZAZIONI CONCESSIONI IN
alcune farmacie APPALTO
case comunali Cinema
Centri sportivi
Cascina Roma






RIFORMA FINANZIARIA
DALL’IMPOSTA ALLA PROPOSTA
DAL CITTADINO TARTASSATO AL CITTADINO INVESTITORE

La riforma amministrativa non può che andare di pari passo con quella finanziaria che ha l’obiettivo di sostituire - parzialmente e gradualmente - alle risorse economiche “imposte” obbligatoriamente ai cittadini e distribuite autoritariamente dall’alto gli investimenti - in denaro o in prestazioni manuali e intellettuali - spontanei e liberamente indirizzati dei cittadini nelle seguenti forme:
· quote azionarie di partecipazione alle SpA comunali;
· quote societarie e liberi contributi alle associazioni non profit;
· attività manuale e intellettuale nelle associazioni e nelle “istituzioni”;
· sponsorizzazioni private con ricadute pubblicitarie;
· attività delle famiglie;
· volontariato individuale anziani o altri soggetti.

CRITERI:

· ridurre le imposte e stimolare l’investimento: si propone alla cittadinanza questo patto: diminuzione delle imposte in cambio di investimenti nelle SpA ad azionariato popolare, riducendo comunque di partenza l’ICI (e altre minori imposte analoghe) e subordinando ulteriori riduzioni all’investimento nelle SpA, in modo da trasformare la contribuzione passiva in contribuzione attiva, gli obblighi di pagamento in scelte d’investimento;

· ridurre le spese e soprattutto gli sprechi, cioè garantire la validità e l’efficacia della spesa, evitando spese inutili o superflue e facendo in modo che le spese abbiano l’adeguato corrispettivo nella qualità del servizio.

MODALITA’ SPECIFICHE
· investimenti massicci per razionalizzare e ridurre i costi di gestione (telefono, luce, acqua, riscaldamento ecc.) utilizzando le tecnologie più avanzate di risparmio energetico;
· riduzione delle imposte comunali, in particolare ICI, in misura non demagogica ma almeno simbolicamente consistente;
· privatizzazioni: sicuramente le farmacie, tranne una per mantenere la diversificazione e lo stimolo concorrenziale, anche attraverso la formazione di società ad azionariato popolare;
· concessione in appalto o comunque gestione in piena autosufficienza economica (al netto dei locali e di un eventuale funzionario) di servizi quali: Centro donna, Centro lavoro, Centro giovani, Centro sociale di Certosa, Cascina Roma (come si è fatto con il cinema e l’impianto sportivo di via Maritano);
· riforma del sistema tariffario: copertura al 100% della raccolta rifiuti con nuovo sistema che favorisca chi produce meno rifiuti e attua la raccolta differenziata (meritocrazia contro pauperocrazia), aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale non di primario bisogno, perequazione delle tariffe dei servizi primari contro la penalizzazione dei redditi medi;
· impegno per realizzare un’effettiva equità fiscale, cioè una politica fiscale diversificata a seconda dei redditti ma rispettosa di un principio di giustizia per tutte le classi sociali senza privilegi, penalizzazioni e accanimenti nei confronti di alcuna di esse;
· taglio delle spese del cosiddetto tempo libero, di rappresentanza e altre del genere (circenses);
· affidamento di attività culturali e sociali ad associazioni “non profit”.
· promozione di investimenti privati sia come sponsorizzazione sia attraverso formazione di società a capitale misto o ad azionariato popolare sempre per la gestione di servizi;
· potenziamento obiettori di coscienza e volontariato anziani e altri soggetti.



2. AMBIENTE - TRASPORTI - SICUREZZA
GARANTIRE LA QUALITA’ DELLA RESIDENZA

· mantenere come centrale l’obiettivo ad alto valore simbolico dello spostamento in altra sede dei palazzi residenziali previsti nel “pratone”-centro cittadino (da agganciare al cambiamento del progetto urbanistico prescelto dalla Giunta), garantendo alla proprietà SNAM una adeguata alternativa;

· garantire l’effettivo stop all’espansione quantitativa per puntare tutto sullo sviluppo qualitativo (verde, parcheggi, servizi vari) all’interno del quale possono rientrare contenute edificazioni residenziali legate alle dismissioni di aree produttive o terziarie;

· per alleggerire il carico dell’inquinamento atmosferico e acustico mettere in campo una valida e diversificata offerta di trasporti che incentivi, senza costrizioni vessatorie, la limitazione nell’uso cittadino delle auto: in particolare rilanciare la proposta di una metropolitana leggera di collegamento tra l’asse della Paullese e la stazione M3;

· connettere il tema sicurezza-tranquillità (ordine pubblico) a quello ambiente dandogli un rilievo centrale, un significato globale (dai furti alla pulizia passando per gli schiamazzi) e indicandolo esplicitamente come una delle priorità di spesa: potenziamento corpo di vigilanza, eventuale ricorso ad agenzie private di sorveglianza, guardie ecologiche volontarie e no, campagna per la collaborazione dei cittadini; 

· opposizione alla deviazione del Redefossi nel canale scolmatore;

· gestione diretta e bonifica dell’area della M3;

· raccolta differenziata dei rifiuti alla fonte, cioè casa per casa;

· realizzazione parco centrale e parco Via Di Vittorio;

· riqualificazione della via Morandi e di Via di Vittorio.



3. DIRITTI DEI CITTADINI
DALLA BUROCRAZIA PARTECIPATA 
ALLA DEMOCRAZIA DIRETTA

· immediata apertura dell’ufficio dei diritti dei cittadini (impegno da primi cento giorni);

· immediata elezione del difensore civico (impegno da primi cento giorni);

· attivazione di tutte le facilitazioni burocratiche introdotte dalla Bassanini, in particolare quella della firma elettronica e quelle connesse allo sviluppo informatico;

· immissione nella rete civica informatica delle delibere di Consiglio e di Giunta e di quanto altro di pubblico interesse con potenziamento dei punti pubblici di collegamento;

· attivazione di un sito informatico di pubblico intervento dei cittadini (interrogazioni, segnalazioni, contestazioni) nei confronti dei vari organi istituzionali;

· semplificazione e potenziamento degli istituti di democrazia diretta previsti dallo Statuto (come alternativa all’assemblearismo e alla partecipazione burocratica) e innanzitutto del diritto di referendum.



4. ISTRUZIONE E CULTURA
DALL’EFFIMERO AL DURATURO
DALL’IMMAGINE ALLA SOSTANZA

· questo settore va enfatizzato come uno dei prioritari, su cui concentrare risorse e energie, ma rifiutando la linea degli interventi a pioggia, di basso profilo, provinciali o peggio (cioè la logica dei circenses);
· innanzitutto NUOVA BIBLIOTECA in edificio apposito con raddoppio libri e riviste specializzate, informatizzazione archivio e pratiche, e soprattutto con integrazione dei nuovi strumenti informatici (programmi di utilità didattica, cd e floppy disk didattici e culturali) con sala con computer a disposizione;
· forte ma selettivo sostegno ai vari ordini di scuola, a partire dalla pronta e efficace manutenzione ordinaria e dalla fornitura delle attrezzature didattiche, tenendo conto della nuova legge sull’autonomia delle scuole;
· poche iniziative comunali tutte di alto profilo didattico e culturale (anche in questo caso il principio meno iniziative ma di altissimo livello, cioè di livello metropolitano), CON DEI TEMI CONDUTTORI (per es. “Il cattolicesimo liberale” o “Trionfo della tecnica e senso del sacro”, ecc.) che garantiscano organicità e possibilità di sviluppare un discorso culturale nel tempo;
· promozione e coordinamento (festival, rassegne, premiazioni) delle iniziative dei gruppi spontanei e delle associazioni non profit (sussidiarietà) garantendo strutture e pubblicità a prezzi di costo;
· riorganizzazione dei circoli didattici sulla base delle indicazioni emerse dagli utenti della scuola.
· realizzazione di un Centro di Arti teatrali e cinematografiche nell’attuale sede della Biblioteca.



5. COMMERCIO
DALL’INTERVENTO OCCASIONALE
ALLA PROMOZIONE PERMANENTE

Per quanto riguarda il settore del commercio si evidenziano alcune problematiche che richiedono un urgente impegno da parte dell’amministrazione comunale.
Molte sono, infatti, le questioni di politica commerciale che riguardano sia l’area comunale che l’area sovracomunale.
Si avverte innanzitutto la necessità di costruzione di regole precise che investono la competenza esclusiva dell’amministrazione locale.
Questa inadeguatezza in realtà è dovuta, oltre che all’esistenza di molte previsioni sicuramente superate ed alla assoluta carenza di norme adeguate in materia di assistenza tecnica, formazione professionale, incentivazione per lo sviluppo delle imprese esistenti, soprattutto al fatto che i suoi principi cardine basati su una corretta e reale programmazione, tendente a favorire lo sviluppo delle aziende, siano stati, soprattutto negli ultimi anni, completamente ignorati.
Lo sviluppo del comparto è rimasto affidato all’azione sporadica dei singoli amministratori, sia pure coadiuvati dalle commissioni consultive, i quali hanno concesso o negato autorizzazioni senza l’ausilio di quegli strumenti che potevano garantire la migliore distribuzione sul territorio di nuovi punti di vendita ed aggiornare i presupposti per le valutazioni anche in termini di variazione di consistenza dell’utenza residente e fluttuante.
Tutto ciò rischia di arrecare un gravissimo danno all’intero comparto commerciale, e, soprattutto, distruggere quanto di positivo le aziende esistenti hanno costruito fino ad oggi.
Si può affermare, senza tema di smentita, che pianificazione urbanistica e programmazione commerciale non hanno mai trovato un terreno interessante di scambio “disciplinare”: troppo giovane l’urbanistica commerciale, come tecnica della scienza urbanistica; troppo vecchia la legislazione urbanistica italiana per operare nell’attuale realtà socio-economica.
E’ necessario istituire delle forme consultive in grado di operare con coerenza e possano giudicare ogni intervento attraverso strumenti coordinati tra di loro.



6. SERVIZI SOCIALI
DALL’ASSISTENZIALISMO 
ALLA SOLIDARIETA’ LIBERAMENTE SCELTA


· concentrarsi sui bisogni davvero primari: prima infanzia, anziani, categorie veramente deboli (portatori handicap, malati gravi, disabili, anziani non autosufficienti, orfani ecc.);
· sussidiarietà: massima valorizzazione associazioni non profit;
· valorizzazione libere scelte individuali: lasciare la possibilità di optare tra ricorso al servizio pubblico e l’utilizzo di risorse private (per esempio: invece del nido il part -time) prevedendo per chi fa questa seconda scelta sgravi o rimborsi;
· privilegiare la famiglia e la responsabilità individuale: ridefinire i vecchi servizi in modo che possano essere utilizzati non come sostituti della famiglia o dell’intervento individuale ma come strutture d’appoggio (per esempio: ludoteche, asili a tempo parziale, centri di ospitalità temporanea ad anziani);
· recupero e integrazione delle categorie marginali e devianti: tossicodipendenze (libertà di scelta della terapia), microcriminalità giovanile, extracomunitari poveri in regola.

 

Tutto il materiale presente in questa sezione è stato reperito dai forum di RecSando, dai siti ufficiali dei candidati e dei partiti, dal Comune di San Donato Milanese, da contatti con i diretti interessati. Se ritieni che ci siano errori, modifiche da fare o comunque vuoi intervenire sui contenuti (avendone diritto) scrivi all'Amministratore.

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