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ARCHIVIO
ELEZIONI 1998 |
Questo e' il programma
presentato alle elezioni del 1998 dal Candidato Sindaco Giorgio
Bertazzini e dalle liste associate |
PROGRAMMA CANDIDATO -
GIORGIO BERTAZZINI |
Idee e proposte
PER UN'ALTRA SAN DONATO
con Rifondazione Comunista, per un programma alternativo
contro l'esclusione sociale, le ingiustizie economiche, la speculazione sul territorio
Un programma democratico per il governo della città deve necessariamente partire dal recupero della FUNZIONE PUBBLICA DEL COMUNE : non fabbrica di certificati o produttore mercantile di servizi a pagamento, ma protagonista nella gestione del territorio e nella promozione e tutela dei diritti sociali.
POLITICA URBANISTICA E AMBIENTALE
La gestione del territorio è il momento centrale del rapporto tra ente locale e cittadini. Nell'esercitare questo ruolo, l'ente pubblico deve pensare non a riempire le casse delle immobiliari ma a soddisfare i bisogni e il benessere della collettività.
Purtroppo, tutte le amministrazioni che si sono succedute a San Donato hanno rinunciato a gestire il territorio secondo obiettivi di pubblica utilità, preferendo soddisfare gli appetiti speculativi dell'ENI, anziché i bisogni veri della città.
Per averne conferma, non occorre scomodare le indagini per corruzione, basta guardarsi intorno:
* SAN DONATO SI E' VISTA NEGARE LA REALIZZAZIONE DI UN VERO,GRANDE PARCO nel "pratone" di Via Gramsci. (San Giuliano , comune meno ricco del nostro, il parco ce l'ha da molti anni! I sandonatesi lo sanno bene perché è li che vanno per godersi un po' di verde.)
* COME "RISARCIMENTO" SI PUO' GODERE LA VISTA DEL QUARTIERE AFFARI:
terrificante corpo estraneo, sta crescendo lungo la Via Emilia, visibile - come un faro - quasi da ogni angolo della città.
Chi può mai sostenere che risponde alle esigenze della comunità? Persino il mercato mostra di non averne affatto bisogno! L'ENI , infatti, non riesce a venderlo!
* IL PIANO REGOLATORE GENERALE (P.R.G.) PREVEDE ALTRE COLATE DI CEMENTO:
il Quartiere San Francesco (più grande ancora del Quartiere Affari!), costruzioni sull'area del Laghetto di Via Europa, sulle aree in via di dismissione (Baruffaldi, ex-centrale elettrica, alcune zone di Metanopoli e di Certosa, ...). Noi diciamo che
LA CITTA' VA RIPENSATA NON PIU' IN TERMINI QUANTITATIVI, MA QUALITATIVI
non quanto costruire ma come risanare, riqualificare, ristrutturare
ogni intervento, valutando i costi ambientali e sociali: è assurdo, infatti, continuare a costruire una selva di uffici per incassare oneri di urbanizzazione con i quali non si riuscirà a
ridurre, neppure in parte, il danno provocato dall'uso speculativo del territorio.
Le nostre proposte
* RIDURRE LE VOLUMETRIE DEL P.R.G. perché S.Donato non può sopportare 58.000 abitanti
* RIQUALIFICARE CERTOSA , salvaguardando la permanenza degli attuali abitanti
* RECUPERARE LE AREE IN VIA DI DISMISSIONE, evitandone l'uso speculativo
* REALIZZARE UN VERO, GRANDE PARCO NEL "PRATONE" DI VIA GRAMSCI: 5 palazzi di 10 piani, lunghi 60 metri per 12 metri non rispondono alle richieste dei cittadini di S.Donato
AMBIENTE
La nostra città paga un alto prezzo in termini di inquinamento.
Siamo consapevoli che solo una politica globale può migliorare la situazione, ma crediamo che anche l'ente locale debba fare la sua parte: una politica di difesa e valorizzazione dell'ambiente non solo migliora le condizioni di vita, ma può contribuire alla creazione di posti di lavoro utili alla collettività.
Le nostre proposte
* REALIZZARE IL PIANO URBANO DEL TRAFFICO: incentivare l'uso del mezzo pubblico - risolvere il problema dei parcheggi - istituire aree pedonalizzate ed arredate - evitare che il traffico esterno diretto alla M3 attraversi San Donato - sviluppare le piste ciclabili come un vero e proprio sistema alternativo di trasporto fino a Poasco e verso Milano e i comuni limitrofi
* .RIDURRE l'INQUINAMENTO: agire perché Milano realizzi i depuratori - installare centraline di rilevamento -- mappatura e controllo delle attività produttive e degli scarichi - istituire, con l'ASL, un servizio di controllo e pronto intervento 24 ore su 24 - sperimentare, in alcuni giorni, la città senza auto, con iniziative di intrattenimento - piantumare i bordi delle strade, le aree di risulta e quelle industriali, come barriere contro l'inquinamento acustico e atmosferico
* SVILUPPARE IL PARCO SUD: promuovere una reale fruizione culturale e ricreativa da parte dei cittadini - valorizzare le cascine e le attività agricole in funzione ecocompatibile (risanamento delle acque, abbandono dei pesticidi) - chiudere l'attività estrattiva nella Cava Tecchione e farne un'area fruibile dalla cittadinanza
* REALIZZARE ,NON SERRE TROPICALI DA MILIARDI, MA PARCHI E GIARDINI (canale navigabile, Paullese/De Gasperi, confine con il Parco di San Giuliano, laghetto Via Europa )
* RIFIUTI: potenziare la riduzione, la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti - fare un patto con la grande distribuzione per la riduzione ed il recupero di imballaggi e vuoti a rendere - controllare la destinazione finale di tutti i rifiuti - chiedere che il Piano Provinciale dei Rifiuti venga rivisto e contrastare la realizzazione di inceneritori perché sono dannosi per la salute, disincentivano la raccolta differenziata e sono previsti in un numero sovradimensionato rispetto alla quantità di rifiuti prodotti in Lombardia.
PER IL DIRITTO AL LAVORO
E' necessaria una decisa lotta alla disoccupazione, al precariato, al lavoro nero. Il Comune deve essere un soggetto attivo nelle politiche del lavoro, poiché senza un lavoro VERO, il diritto di cittadinanza si riduce a una finzione
* CREARE LAVORI DI PUBBLICA UTILITA' SOCIALE nel campo dei controlli fiscali ( pagare tutti, pagare meno), della manutenzione del patrimonio pubblico, della tutela ambientale, del risanamento dei quartieri degradati, del recupero dell'esclusione scolastica
* SVILUPPARE LE POTENZIALITA' DELL'AZIENDA SPECIALE
* FAVORIRE LA COSTITUZIONE DI VERE COOPERATIVE DI LAVORO
* CONTROLLARE IL LAVORO AFFIDATO ALL'ESTERNO verificando la qualità delle prestazioni, la sicurezza delle condizioni di lavoro, il rispetto dei contratti collettivi di lavoro, per non essere responsabili di condizioni di sfruttamento dei lavoratori
* PROMUOVERE, CON l'ASL, INIZIATIVE SULLA PREVENZIONE E LA SICUREZZA SUL LAVORO
POLITICHE SOCIALI
I servizi sociali sono sempre più il metro con cui i cittadini misurano una amministrazione locale. Contemporaneamente essi sono, da tempo, oggetto dell'attenzione del mercato che vorrebbe trasformarli in merci da acquistare a caro prezzo. Noi sosteniamo con forza uno stato sociale PUBBLICO, RIQUALIFICATO, EFFICACE ED UNIVERSALISTA, cioè per TUTTI, perché solo così si può garantire a tutti i cittadini , anche a quelli delle fasce più deboli, la tutela dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione.
L'ente locale, quindi, non può svolgere un ruolo di supplenza, ma deve mantenere il primato nell'assicurare condizioni di benessere sociale per uomini e donne.
Per quanto attiene alla gestione dei servizi sociali, sta diventando sempre più frequente la tendenza ad affidarli all'esterno , magari al cosiddetto privato sociale: Noi, invece, riteniamo fondamentale:
* una gestione diretta, attenta e responsabile perché è quella che meglio consente di recepire e rispondere ai bisogni, qualificare gli interventi in atto, non disperdere il patrimonio di professionalità e competenze maturate nell'ente .
* evitare, in caso di assegnazione al privato sociale, le gare basate sull'offerta più bassa: questo sistema non garantisce la qualità dei servizi e favorisce lo sfruttamento dei lavoratori. In ogni intervento (sia gestito direttamente, sia in convenzione) il comune deve,comunque, svolgere un ruolo di coordinamento, controllo, verifica. Due pessimi esempi sono stati l'affidamento del Centro per i Minori (offerta al ribasso) e l'organizzazione dei Centri Estivi (il comune "integra" gli oratori parrocchiali dequalificando e ridimensionando il proprio ruolo).
Anche a San Donato le condizioni di svantaggio socio-economico tendono ad aggravarsi; con esse cresce il disagio e l'insicurezza. Una politica sociale efficace deve conoscere, prevenire e rimuovere le cause del disagio: sono necessari il monitoraggio , la mappatura dei bisogni ed una puntuale verifica degli interventi.
San Donato dispone di un patrimonio di servizi che va potenziato, soprattutto in alcuni settori. In particolare si ritiene necessario:
* una struttura socio-sanitaria polivalente
* spazi di aggregazione di cui San Donato è carente
* un servizio di asilo nido con rette più eque e senza liste di attesa;
* servizi a domicilio per gli anziani in modo da evitare, quando possibile, il ricovero in istituto;
* un'azione più incisiva nel campo della prevenzione delle tossicodipendenze e della diffusione dell'AIDS: campagne informative, risorse per gli operatori di strada, macchinette scambia siringhe e di distribuzione di profilattici, oggi negate da atteggiamenti ipocriti e moralisti.
* un grande e complessivo progetto di prevenzione, con interventi più organici e strutturati,rivolti alle nuove generazioni:
* politiche del lavoro che favoriscano l'occupazione giovanile anche con lavori socialmente utili;
* progetti educativi mirati e di promozione socio-culturale;
* spazi di aggregazione e partecipazione: convenzione tra Comune e Provincia per l'uso degli spazi dell'Omnicomprensivo ; utilizzo della ex scuola di Bolgiano; centri sociali dove non ci siano solo attività già confezionate ma anche "spazi aperti" per l'autorganizzazione e l'autogestione culturale;
* "pacchetti" di facilitazioni che rendano accessibili le offerte socio-culturali-sportive (es, abbonamenti a prezzo politico).
PER IL DIRITTO ALLA CASA
Il problema della casa ha assunto caratteristiche preoccupanti: costi elevati sia per l'acquisto che per l'affitto; numerosi appartamenti sfitti; pochi alloggi di edilizia popolare in affitto; una legge nazionale - la famigerata legge sui Patti in Deroga - che in certi casi ha addirittura triplicato il canone d'affitto, provocando situazioni di tensione sociale. A San Donato i progetti dell'ENI mettono in pericolo anche gli inquilini delle case SNAM. E' necessario che i comuni, compreso il nostro, chiedano la modifica di una legge che non garantisce affatto il diritto alla casa. Occorre:
* creare un sistema di incentivi fiscali per chi affitta, con pesanti oneri per le case sfitte;
* investire nella realizzazione di case comunali da utilizzare per gli sfratti e le situazioni a rischio, ma anche in funzione di calmiere
* bloccare ogni tentativo di modifiche urbanistiche in Metanopoli che possa preludere ad una espulsione degli attuali inquilini .
PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
Investire risorse negli istituti adibiti alla produzione e trasmissione della cultura, è uno strumento fondamentale per la formazione del singolo e della collettività. A maggior ragione in un momento in cui il diritto allo studio diventa sempre più problematico e avanzano tentativi più o meno striscianti di privatizzazione e di finanziamento alle scuole private. Il Comune deve
* realizzare un forte intervento di sostegno alla SCUOLA PUBBLICA PER TUTTI;
* evitare chiusure di plessi scolastici;
* destinare risorse per progetti di sapere critico elaborati dalle scuole, realizzare un progetto per lavori di utilità sociale finalizzato alla lotta all'esclusione scolastica ed un sostegno efficace per i portatori di handicap.
DEMOCRAZIA - PARTECIPAZIONE - TRASPARENZA
Far vivere la città per noi significa promuovere l'incontro, l'organizzazione e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica: non un'amministrazione aziendalistica della cosa pubblica, ma una democrazia sostanziale, con forme reali di partecipazione e controllo dal basso.
PER UNA CITTA' SOLIDALE
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San Donato Milanese, da contatti con i diretti interessati. Se ritieni
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