FORUM: Varie

15/12/2012 15:37:13 - Il debito pubblico supera 2000 miliardi - (Mirco Rainoldi)
> Sicuramente l'avrete già verificato, ma se qualcuno non lo conoscesse ancora, vorrei far notare che il fiscal compact prevede che un Paese il cui rapporto debito/PIL superi il 60% dovrà diminuire il proprio debito del 3% annuo almeno. Tradotto in termini più chiari, per noi questo significa una manovra di 40-50 miliardi di euro all'anno per i prossimi 15-20 anni, oppure, sempre grosso modo, il taglio di spese pubbliche pari agli stipendi del 25-30% degli attuali dipendenti pubblici. Questo è il futuro che è stato sottoscritto per il cosiddetto salvataggio dell'eurozona. Ovviamente i giornali (e neppure i baldi economisti di stato) ne parlano chiaramente. Altrettanto ovviamente sarebbe bello poter risolvere i problemi aumentando il numeratore di quel rapporto, cioè il PIL...ma voi ci credete ad una ripresa nel 2013-2014? Per i montiani che diranno sì, invito a leggere gli ultimi rapporti di confindustria.

Quello che hai scritto, purtroppo, è sacrosanto. Non vorrei dilungarmi sulle altre misure che ha in animo Monti. Questo dipende dalla sua volontà di candidarsi e dall'eventuale consenso del popolo sovrano. Butto li solo due considerazioni: 1) l'entità delle manovre potrebbe essere mitigata dalla cessione di beni dello Stato (già sbandierata da diversi politici che non sono però stati capaci di attuarla seriamente); 2) il numeratore, qualora le previsioni a mio avviso troppo pessimistiche della Confindustria dovessereo verificarsi, può essere incrementato anche con un aumento della produttività che, come ben sappiamo, in questi ultimi anni in Italia è scesa sotto la suola delle scarpe. Su questo punto noto con piacere che alcuni sindacati (purtroppo non tutti) si stanno decisamente muovendo bene. Ti posso comunque garantire che il Governo uscente è ben consapevole del peso che ancora grava sulla situazione italiana ed il fatto di non esternare queste previsioni buie è dovuto solo al fatto di mitigare l'impatto emotivo su un popolo che solo ora incomincia piano piano a rendersi conto della reale situazione. Noi continuiamo a dare la colpa solo ed esclusivamente ai politici, ma ci dimentichiamo che nel segreto dell'urna siamo sempre noi a mettere la croce sulla scheda. E' non è una scusante affermare poi sulla pubblica piazza "tanto sono sempre quelli che governano e fanno quello che vogliono". In una precedente mail ho affermato che una delle maggiori cause di sfacelo è il mancato controllo, è questo che noi dobbiamo pretendere a gran voce da chi scegliamo di farci amministrare. Non mi soffermo poi sull'immaturità di una parte (distribuita equamente sul territorio nazionale) del popolo italiano che, volenti o nolenti, la democrazia impone che anch'esso sulla scheda ci metta la propria di croce. Forse è anche per questi motivi che poi tende ad emergere il qualunquismo.

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