FORUM: Varie

08/01/2013 16:59:51 - Lo spread - (Mirco Rainoldi)
>Esattamente, ma in relazione al bund. Nelle passate settimane i tassi dei bund sono saliti anche del 10%, quindi lo spread è diminuito. Vuol dire che il rischio finanziario italiano è migliorato? Secondo me, no: è semplicemente il debito tedesco che è diventato meno appetibile. O sbaglio?
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Nella valutazione dei rischi, oltre al rischio "paese" (Germania, Italia, Francia, USA, Giappone, Svizzera ecc.), gli investitori tengono conto anche del rischio "valuta" (es l'euro verso dollaro, yen, franco svizzero ecc.). Nei giorni scorsi l'euro è sceso nei confronti della divisa americana (in funzione dell'accordo per il "fiscal cliff" http://www.milanofinanza.it/trader/dettaglio_news_trader.asp?id=201301030920388532&chkAgenzie=TMFI&sez=cambi&titolo=L'euro%20si%20indebolisce.%20Rischi%20dal%20tetto%20al%20debito%20Usa), è per questo che il tasso dei bund è salito. Nel contempo il rischio Italia è leggermente calato per cui il differenziale (spread) si è proporzionalmente ridotto in favore del nostro paese. Il meccanismo, abbastanza complesso da spiegare a parole, nella pratica è tuttavia abbastanza semplice. Quello che ha generato il fenomeno che tu citi è un disinvestimento di bund (Germania - euro) a fronte di un reinvestimento in bond americani (USA - dollaro). Cioè è avvenuto uno spostamento di capitali tra i titoli del debito tedeschi in euro verso i titoli americani in dollari. Mentre per i titoli di stato italiani vi sono state solo marginali uscite da parte degli investitori istituzionali.

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