FORUM: Varie

12/01/2013 16:50:31 - Intanto in Portogallo...(lungo, ma drammaticamente reale) - (Luca Isabella)

>Anche da noi si studiava, le nostre università scientifiche sono state tra le più apprezzate all'estero, prima della riforma: per decenni abbiamo preparato studenti che hanno portato le loro capacità altrove perché qui non trovavano spazio.

Daniele, questi studenti eccezionali sono una minimissima percentuale. La maggior parte, credimi, non sa fare nulla, ha solo la testa piena di inutilità accademiche. Se vai in una stazione in Asia, all'edicola trovi "Come programmare in C++", qui trovi l'interpretazione dei sogni o l'ultimo libro di Vespa.

Comunque, è una attitudine. Quando ho lasciato il mio ultimo lavoro come dipendente di un manigoldo corruttore mi sono trovato a spasso. Mi sono fatto - e mi faccio - un mazzo glorioso per migliorare le mie competenze 365 giorni all'anno. Spesso lavoro i sabati e le domeniche, perchè sono imprenditore di me stesso. Gestisco oculatamente quello che guadagno e non lo spendo in cazzate: cerco sempre di risparmiare perchè so bene che non avrò una pensione. Non ho la casa al mare, nè la casa in montagna, nè abiti firmati, nè l'iphone e la mia auto ha 7 anni. Non sono un eroe, ma mi domando sempre cosa posso fare IO per me stesso. E anche per gli altri, perchè aiuto decine di persone in difficoltà, coinvolgendole in miei lavori e rinunciando a miei guadagni. Studio sempre, passo le notti a imparare a programmare, a studiare la finanza, a leggere libri, articoli, inventare nuove idee. Cerco di incontrare più persone possibili, possibilmente positive. Io la penso così: se posso cambiare qualcosa, mi sbatto per cambiarla; se non la posso cambiare, mi sbatto per gestirla. E siccome non riesco a cambiare nè la testa degli italiani, nè la finanza globale, nè il WTO e così via, cerco di vivere lavorando su me stesso, minimizzando i danni e massimizzando i ritorni.

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