FORUM: Varie

19/01/2013 18:16:45 - tasso di veridicità delle dichiarazioni dei politici - (Luigi Verdicchio)
Mi sorprende che non hai da replicare al mio post a te indirizzato, mentre intervieni su quello in risposta a Pattarini. Sarà che quest’ultimo ti offre l’estro di sfoderare il giusto link (che è un po’ la tua specialità) con il quale pensi di smontare tutto il pensiero sulla crisi, i mercati e l’Europa che sta congiurando contro l’Italia?

Beh, devi ricrederti. Non so come hai fatto a scovare un articolo vecchio di sette mesi scritto da un genio.
Esso pone l’accento sull'ammontare del debito e solo successivamente lo lega al PIL. Il rapporto debito/Pil è sotto il 90% per la Germania ed è al 126% per l’Italia. Ma la nostra crisi e degli altri paesi europei deboli dipende anche da altri fattori, quali la scarsa competitività e credibilità sulla strada delle riforme.
I creditori e gli investitori si comportano in funzione dell’insieme dell’economia.

Non crediamo perciò alle favole, secondo le quali a fine 2011 ci sarebbe stato un complotto contro l’Italia e gli altri paese deboli.
L’Italia, in forte ritardo con le riforme che l’avvicinerebbe ai paesi più seri e saldi d’eurozona, ha dovuto varare provvedimenti in fretta perché la situazione avrebbe portato al tracollo non solo della nostra economia, ma avrebbe trascinato verso un forte declino anche l’Europa. Questa è la ragione dell'insistenza della Mekel affinché l'Italia invertisse la strada del governo Berlusconi, bloccato dalle liti tra il ministro dell'economia e il presidente del consiglio, dalle posizioni leghiste e dalla debolezza dei numeri in parlamento del centro destra.

Alcune delle riforme del governo Monti potranno essere corrette, altre potenziate e altre ancora sono da fare. Nello stesso tempo occorrerà lavorare molto in Europa al fine di far evolvere decisioni favorevoli alla crescita economica.
Ciò potrà avvenire sole se i governanti che usciranno dalle urne continueranno su questa strada.

Coloro che vanno in televisione ad elencare solo promesse di riduzione delle tasse, di investimenti pubblici e di riduzione immediata della disoccupazione sono dei demagoghi, sicuri di perdere le elezioni, ma che sperano di condizionare o d’impedire ai riformisti di governare. Questo risultato sarebbe una sciagura perché allontanerebbe la ripresa.

Tornando al titolo del dibattito, possiamo accorgerci che quanti remano contro le riforme e il governo Monti sono in gran parte quelli che sviluppano discorsi basandosi su fatti ed eventi non veritieri.

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>Il cancelliere tedesco Gerhard Schröder perse le elezioni nel 2005 proprio perché introdusse le prime riforme, completate nel periodo successivo della grande coalizione a guida Merkel, che hanno consentito alla Germania di essere il riferimento dell'Europa che ci ha richiamato al dovere di mettere in ordine i conti e l'economia.

Sicuro?
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2012-07-01/tedeschi-hanno-debito-italiani-173722.shtml?uuid=AbfQPD1F

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