FORUM: Varie

22/01/2013 13:32:41 - tasso di veridicità delle dichiarazioni dei politici - (Daniele Borriero)

> <Ricordi quando siamo entrati nell'euro qual era l'unica speranza che tutti manifestavano?
>Che i nostri politici e imprenditori prendessero esempio dall'efficienza teutonica, con lo stesso senso di responsabilità verso lo stato.
>Speranza delusa nella maniera più assoluta.
>
>Finalmente una tua analisi in cui mi ritrovo. Vedi che non bisogna mai disperare;-)
>
>Parli di esempio che l'Italia avrebbe dovuto seguire.
>Ricorderai che anche l'economia tedesca agli inizi degli anni 2000 si è trovata in difficoltà, anche perché (lo dimentichiamo troppo spesso) l'introduzione dell'Euro ha coinciso con l'esplosione della globalizzazione. Non sono un economista, ma penso che le due cose insieme abbiano innescato per l'Europa qualcosa di straordinario e difficilmente prevedibile.
>

Mah, il WTO è del 1995, e fa seguito al GATT, la globalizzazione la daterei un bel po' prima.
L'unificazione delle Germanie è costata parecchio dal 1991 al 2000 e questo spiega anche le difficoltà nel pareggiare i conti, dovuta alla necessità di importare i capitali necessari.
L'attivo con l'estero per la Germania è cominciato nel 2001 con l'euro e le motivazioni di questo sono facilmente comprensibili, se hai letto quello che ho scritto. D'altronde nello stesso momento per l'Italia cominciavano i disavanzi (dal 92 al 99 invece eravamo in attivo nel conto delle partite correnti... come vedi la nostra economia è sempre il negativo di quella tedesca...). Non ci puoi fare niente: se qualcuno incassa necessariamente uno spende, i conti finiscono sempre in parità.
Sulle riforme, credo che l'impatto sul mercato delle riforme Hartz lo si possa leggere negli anni successivi, anche se ovviamente queste riforme erano sostenute da un'economia che contemporaneamente registrava forti avanzi di conto corrente, e non è il nostro caso, quindi non sono paragonabili gli effetti.
Applicare riforme come quella Hartz (vedasi qui alcune considerazioni) http://www.rischiocalcolato.it/2012/02/il-miracolo-tedesco-nascondere-i-senza-lavoro-maurizio-blondet.html) in un paese come il nostro dove si assiste al crollo della domanda interna sarebbe suicida, a mio parere, ma non mi inoltro in questa che oramai più che una teoria economica è diventata un'ideologia.
da wikipedia traggo invece questa analisi:
"Il problema principale dell’Italia è che la nostra posizione di specializzazione nei settori tradizionali, benché spesso di elevata qualità e la scarsità del capitale umano ci espongono fortemente alle conseguenze dello shock tecnologico e commerciale che si è verificato negli ultimi anni con l’ingresso sullo scenario mondiale delle economie del terzo mondo, ben più competitive della nostra nei settori tradizionali. Inoltre la scarsità di investimenti in ricerca e sviluppo e la scarsa preparazione del personale nei settori avanzati hanno impedito di sviluppare tecnologie proprie e di acquisirne in maniera proficua dall’estero. Di fronte agli scenari degli ultimi anni, quindi, la nostra posizione appare di assoluta vulnerabilità. È opinione diffusa tra gli economisti che misure di protezionismo altro non farebbero che favorire l’allocazione di risorse verso i settori tradizionali favorendo un modello di specializzazione obsoleto e destinato al fallimento."


Compreso, Luigi, il problema?
L'Europa ha costituito un bel banchetto dove mettere soldi e risorse, che molti politici hanno gestito pensando probabilmente all'interesse particolare o immediato, ma senza saper costruire le basi per lo sviluppo futuro (investimenti pubblici nella ricerca? Privati? Ma se le imprese in Italia sono perlopiù PMI, il soggetto che doveva investire era quello pubblico http://daily.wired.it/news/politica/2012/07/09/tagli-ricerca-conseguenze-infn-354678.html), essendo comunque ben a conoscenza dei problemi e dei limiti di un Europa con l'euro, che sono quelli che ho indicato più volte, ovvero CHE LO SCENARIO ECONOMICO IN CUI OPERARE ERA CAMBIATO.
Per questo ho detto che lo sapevano. Sapevano che l'euro avrebbe costituito un problema per i paesi PIGS prima o poi, e per questo occorreva operare con responsabilità, investendo per l'unica crescita che potevamo permetterci.
Come dice Luca, un'occasione sprecata per noi, che ci ritroviamo un Italia obsoleta e in svendita.

STAMPA
Messaggio Forum stampato da RecSando, www.recsando.it - Data: 02/09/2024 09:17:34