FORUM: Varie |
25/01/2013 10:01:25 - Per chi votare ? - (Luca Isabella) |
>A me di nazioni con basso consumo interno che producono per altri stati vengono in mente solo le ex repubbliche sovietiche , in Europa, dove i salari bassissimi non consentono di ampliare i consumi interni, ma si produce solo per altri stati. Il vero campione del basso consumo interno e di conseguenti straordinari risultati nell'export sono i paesi nordici, in particolare la Germania. Negli anni, a nulla sono valsi i tentativi dei vari governi tedeschi di stimolare la domanda interna attraverso riduzioni fiscali o altro: la curva sembra essere anaelastica. Da cosa deriva? Dalla loro cultura e qui ti vengo incontro: basta guardare la loro storia. Dopotutto, dove ha avuto origine la riforma protestante, la critica verso lo sfarzo e il potere mondano della Chiesa? Ti rendi conto del gap culturale che emerge quando si viene a conoscenza che in molte comunità protestanti il Pastore lo si fa a turno? Quindi, sono d'accordo con te che tutte le economie hanno una domanda interna. Ma l'Italia si è basata quasi esclusivamente su questa domanda, drogata dal debito. Qualche anno fa feci un survey su 50 multinazionali sull'attrattività del sistema italia: la maggior parte di esse si trovava qui per la domanda interna. Non per le competenze, nè per altro: solo perchè c'era una domanda, falsata appunto dal debito. Ora che tale domanda si è ridimensionata, il re è nudo. Quindi, dobbiamo tornare ad essere attrattivi e attivi sui fondamentali, non perchè siamo degli spreconi a debito. E comunque dobbiamo rassegnarci al fatto che in un'economia globale che rallenta, siamo in molti di più che in passato a mangiare nella stessa pastoia. Quindi, se alcuni paesi migliorano il loro tenore di vita, altri, se non si differenziano, lo peggiorano, e noi siamo tra questi. Ciò determina invariabilmente una riduzione della domanda interna (se non vogliamo accrescere il debito), che dovrebbe essere colmata da una crescita di quella esterna proveniente dai paesi emergenti. >Ricordo il paradosso degli operai Fiat polacchi che non riuscivano ad acquistarsi le auto che producevano. Per non voler andare poi in quegli stati poveri dell'est asiatico, dove si lavora per produrre oggetti destinati solo ai ricchi mercati occidentali e lo stipendio serve a malapena per sfamarsi. Non riesco a pensare ad economie sane che possano sopravvivere nel tempo senza domanda interna. >Neppure la Cina può più fare a meno del mercato interno >http://www.geopolitica-rivista.org/16563/l-ribilanciamento-economico-della-cina-verso-il-consumo-interno-e-gia-in-corso/ > |
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