FORUM: Varie |
28/02/2013 14:39:15 - Non chiedetevi cosa fare, ma perché - (Luca Isabella) |
>Già, ma i Greci sono imbroglioni, vero? Scusa Daniele, ma non ti capisco proprio, sarà un mio limite. Provo a ricapitolare punto punto quello che penso a riguardo, mi dici tu, in modo possibilmente sintetico e senza link esterni, dove sbaglio: Premessa importante: siamo in democrazia e il popolo è sovrano. Se non c'è questa premessa, cade tutto il discorso. 1. I cittadini eleggono dei rappresentanti 2. Questi rappresentanti sono corrotti e per più rubare indebitano il Paese. 3. I cittadini non si allarmano, ma si inebriano del benessere fasullo che viene dall'indebitamento. 4. Tale inebriamento fa mantenere il consenso. 5. Il gioco, tirato alla lunga, si rompe e si innesta in una situazione di crescita zero e prospettive ancora meno. 6. I creditori si innervosiscono e cominciano a vendere il debito italiano e i tassi conseguentemente salgono. 7. Siamo prossimi alla bancarotta con una sequenza di scadenze ed emissioni di debito che rischiano di andare fuori controllo. 8. I creditori cominciano a dettare le loro condizioni e naturalmente chiedono di tirare la cinghia. 9. Chi si è arricchito col debito - imprenditori, alcuni cittadini, funzionari, politici, Chiesa, etc. - non molla e chiede ancora soldi pena chiusure di fabbriche e di servizi pubblici. 10. La recessione peggiora perchè i nostri prodotti non sono più concorrenziali e il debito ci strozza. 11. Le banche sono anche loro in affanno perchè piene di titoli di stato. 12. Si torna alle elezioni e - a parte un manipolo di buoni cristi capitanati da un comico - vengono più o meno eletti gli stessi di prima. 13. Ovviamente, per proseguire il banchetto occorre togliere il vincolo di bilancio, sennò non c'è trippa. 14. Fanno una campagna a favore della *crescita*, quando l'unica cosa che vorrebbero veder crescere sono i loro portafogli, come è sempre stato (non c'è stata crescita con 2mila miliardi di debiti, cosa fa pensare che possa esserci con pochi miliardi ora?). Se quanto sopra è vero, trovo che la principale responsabilità stia nel popolo italiano. Detto questo, almeno si ripigli e cacci i responsabili. No: li rivota ancora (sic). Comunque abbiamo diverse possibilità: 1. Chiedere una ristrutturazione del debito, che pagheremmo salatamente in molti 2. Chiedere una deroga al pareggio di bilancio e al fiscal compact. Il rischio è che essendo lo Stato ancora occupato dagli stessi briganti finiremmo peggio di prima. 3. Riformare lo Stato e intanto tenere duro. E' un'operazione che richiede una grande perizia e determinazione, non vedo chi la possa fare. E poi alla fine agli italiani le riforme non piacciono, ogni volta che si cambia qualcosa c'è un mare si se e di ma che la sommerge. Dove sbaglio? |
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