FORUM: San Donato |
05/04/2013 10:28:05 - Domeniche a piedi ecologiste... educative? L'educazione può prescindere dal buon esempio? - (Daniele Borriero) |
> Buon giorno Daniele. > >Vorrei solo precisare che il blocco permette a coloro che lo desiderano di lasciare il suolo comunale al mattino e di rientrarvi alla sera ...quindi ritengo il Tuo diritto di ''evasione'' è garantito. > Il verbo "permette" non lo ritengo corretto. Sostituirei con "obbliga". Il diritto di "evasione" in realtà è la semplice libertà dell'individuo di gestire la propria vita, dal lavoro al tempo libero, come meglio ritiene opportuno, nel rispetto delle libertà altrui, un diritto, se vogliamo intenderlo così, che ritengo fondamentale e sul quale non mi permetto di ironizzare: anche se 6 ore di blocco possono sembrare poca cosa, è il concetto alla base che non mi piace. Da appassionato di bici, non mi sentirei mai di combattere chi usa l'auto. Porto avanti le mie scelte di vita, senza condannare quelle degli altri. Il blocco in realtà divide, perché crea una frattura tra favorevoli e contrari, tra chi è colpito e chi ne è avvantaggiato. Le scelte educative invece devono saper unire. Promuovere scelte eco-compatibili, mobilità sostenibile, spostando proprio il metro di valutazione della gente, aiutandola ad amare il territorio e a viverlo, questo sì, sarebbe la scelta migliore. Ma questo lo si fa non con iniziative estemporanee come questa ma con scelte che dimostrino continuità nel tempo e anche agendo sulla cultura della gente, stimolandola a confrontarsi con più realtà possibili, aiutandola a scegliere, mai imponendo delle scelte. Ho citato il tema dello stadio e della campagnetta proprio per evidenziare le contraddizioni che emergono: si pretende di educare la gente a una mobilità sostenibile e a vivere il territorio, ma quando si tratta di renderlo veramente vivibile e per sempre, come nel caso della campagnetta, o di non aumentare in maniera esponenziale il numero di auto nel territorio, come per lo stadio, emergono contraddizioni nelle azioni con quanto dichiarato. Io giro parecchio in bici e su queste pagine ho denunciato la sporcizia e lo squallore della realtà attorno a San Donato. Molto si potrebbe fare anche per realizzare corridori ciclabili panoramici e culturali su un territorio ricco di storia come il nostro. La pista ciclabile con San Giuliano va bene, ma vorrei ricordare che Peschiera è scollegata, per esempio, che raggiungere Milano in bici diventa pericoloso, dopo San Donato. In queste otto ore di blocco cosa si offre alla cittadinanza, invece, quali motivazioni si offrono per vivere la città senz'auto? Il mercatino di Forte dei Marmi e un'inaugurazione al Parco Nord di SGM di una pista ciclabile alle 16,00? Questo sarebbe utile a far vivere San Donato e a rendere la gente consapevole del vantaggio di vivere una città - quasi - senz'auto? Permettimi di dirti che quasi quasi molti rimpiangeranno di non poter raggiungere l'IKEA e pranzare lì, cosa che fanno non poche persone la domenica. Forse sarebbe meglio offrire qualcosa di più, non credi? |
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