FORUM: Varie

02/05/2013 17:28:46 - Gaia - Il futuro della politica - (Luca Isabella)
>Ho un problema al frigo, chiamo il tecnico, mi dice che è il motore e mi presenta un preventivo di 1500 euro.
>Se ho un minimo di conoscenza capisco la fregatura e contesto il prezzo, e magari mi accorgo che la riparazione è pure fasulla, in quanto il motore non è rotto.
>Così posso cercare un altro tecnico e ne trovo magari uno che con 50 euro mi rimette il frigo a nuovo.

Assolutamente corretto. Infatti quello che dico sempre è: la conoscenza è libertà. Un mio amico si è costruito una lavatrice partendo da lavatrici abbandonate. Ha pure programmato il chip con programmi - secondo lui - più efficienti. Non c'è limite.

Questo però è diverso da essere un dilettante e spacciarsi per esperto. Anch'io su questo forum talvolta "pontifico" su vari temi, ma spesso dico anche che non posso definirmi "esperto" di molti di essi, ma solo un amatore. Invece, se abbiamo un problema banale cerchiamo un esperto, mentre su temi molto complessi ci affidiamo al primo blog che ci convince, senza verificare nè chi è l'autore, nè la correttezza del contenuto.

>La gente ha capito di essere in qualche modo stata fregata, e cerca di informarsi per poter capire con maggior consapevolezza, e lo fa sul web, dove si diffondono innumerevoli opinioni alternative che i media, di solito politicamente schierati, ignorano.

Molti di questi contenuti sono ridicoli, Daniele. Con la teoria del complotto dei media non si può dar credito a qualunque cazzata si trovi in rete. Bisogna avere una certa cultura per distinguere il grano dalla mala erba.

>Ovviamente sta alla cultura delle singole persone interpretare tale massa di dati, ma questo vale anche per i normali media e per i libri/saggi in genere.

Certo, ma la grande quantità delle informazioni disponibili rende il lavoro molto più complesso, a meno che non ci accontentiamo dei "like".

>Per esempio... io lavoro su tante enciclopedie... ho sentito tante critiche su Wikipedia, perché redatta da persone sconosciute, etc...
>Beh, sinceramente ho trovato più errori nei testi di case editrici accreditate piuttosto che in Wiki, ma evidentemente la diffidenza verso il web fa parte della classica diffidenza verso gli strumenti moderni che caratterizza l'uomo.

Guarda, non dirlo a me, che sabato vado a fare un intervento al Digital Festival di Torino, una delle manifestazioni più importanti in Italia sul tema (so' figo, eh? :-)) Wikipedia ha una affidabilità molto alta, ma è anche molto auto-vigilata. Non sempre è così.

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