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26/05/2013 07:24:25 - Riflessioni sul futuro - (Giorgio Soave) |
>Tuttavia, da un punto di vista "legale", la Costituzione lega il concetto di famiglia a quello di matrimonio. Quindi, da questo punto di vista una coppia che si sposa legalmente fonda una famiglia. Da ciò deriva che una coppia di gay - che non può sposarsi - non costituisce una famiglia. E' troppo facile. Invertendo il tuo ragionamento, basterebbe che lo Stato legalizzasse le unioni gay perchè le unioni gay possano definirsi una famiglia. In realtà Luigi ha anche fatto notare che la Costituzione definisce famiglia la società NATURALE fondata sul matrimonio. La parola "naturale" limita molto il concetto. L'unione di persone dello stesso sesso o qualunque unione diversa da quella uomo-donna non è naturale, quindi sembrerebbe escluso il dovere di tutelare altre forme di unione. Mai (e non so quanto fosse voluto, 70 anni fa) la Costituzione dimentica la società altrettanto naturale formata da madre e figli, indipendentemente dall'esistenza di un matrimonio. Una ragazza madre ha diritto a tutela dallo Stato ? Credo che tutti siano d'accordo. Allora il concetto di società naturale da tutelare si sposta. Non padre, madre e figli, ma madre e figli. Questa è la vera società naturale. La Costituzione impone il vincolo del matrimonio e la presenza di un uomo, ma mi pare troppo limitativa. E allora la madre che ha perso il marito non forma più una famiglia e non ha più diritto a tutela ? Insomma non è il matrimonio a definire la famiglia naturale, ma la presenza di figli; e questo include le ragazze madri, le coppie con figli non sposate, la persona sola con figli, anche adottivi. La Costituzione non esclude espressamente dal diritto di tutela le famiglie diverse dalla famiglia classica formata da padre, madre e figli. Semplicemente non le cita, dunque questo non può essere invocato per VIETARE la tutela di altri tipi di famiglia. |
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