FORUM: San Donato |
04/06/2013 12:07:24 - una richiesta di aiuto - (Daniele Borriero) |
> >>Stiamo dicendo la stessa cosa, direi. > >Forse, ma una cosa è ribadire ed enfatizzare ostacoli e difficoltà, un'altra è ipotizzare soluzioni. È un approccio molto diverso. In Italia siamo maestri nel primo, ma abbiamo tanta strada da fare nel secondo. Personalmente non ho trovato un approccio alternativo, ma sono aperto nel valutarne diversi, se argomentati. Cosa suggerireste? Ti posso dire che da situazioni simili come famiglia ci siamo transitati e altre ne ho incontrate. La prima cosa che provi è la vergogna: tutti attorno a te sembrano darti la colpa di un tuo fallimento, attribuendolo esclusivamente a una tua incapacità o a tuoi errori. A questo punto reagisci cercando "da solo" di aprirti a tutte le strade possibili, al contempo evitando di rendere pubbliche le tue difficoltà, conscio che nessuno ti sarà realmente solidale e che molti amici e conoscenti non saranno in grado di comprendere la tua situazione e potrebbero rifiutarti. Dopo mesi ti senti oltre che depresso, un fallito e soprattutto un escluso dalla vita sociale. E' la fase più dura, perché porta a altri problemi a livello personale, depressioni e altro. Questa persona ha esternato la sua situazione e questo gesto l'ho trovato estremamente coraggioso. Tu hai parlato di elemosina, io invece comincerei a parlare di solidarietà e soprattutto di desiderio di uscire dalla sfera individuale per ritrovare la collettività perduta. Un tempo, quando uno perdeva una casa trovava ospitalità anche da sconosciuti. I miei furono sfollati a Villa Pompeiana durante la guerra. Oggi con la crisi è necessario ritrovare una dimensione sociale e collettiva per affrontare i problemi, che non potranno che aumentare nel breve futuro, essendo consapevoli che non ci sarà più lavoro per tutti, ma solo reddito da condividere. Potrà sembrare strano, ma è quello che succede nel resto del mondo, dove le rimesse degli immigrati contribuiscono alla sopravvivenza di più persone, quindi dove solo poche persone hanno un reddito che permette ad altre di assumere ruoli diversi pur al di fuori del mondo lavorativo tradizionale. Se invece vogliamo rimanere nell'ambito individuale che ha caratterizzato questi ultimi decenni della nostra storia, l'unico consiglio che posso dare a questa persona è di cercare una "raccomandazione" che lo aiuti a trovare un impiego. Magari questo appello ha anche questo significato, chi lo sa... |
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