FORUM: Varie |
07/06/2013 09:00:43 - Figli - (Luca Isabella) |
>Devo dire che mi sembra giusto ripartire il reddito della famiglia fra tutti i suoi membri e applicare la tassazione come se ognuno godesse della sua parte di reddito. La nazione è come una grande famiglia: chi non lavora vive a scrocco degli altri. Lo stesso vale per chi non paga le tasse. Quindi, il reddito può essere ripartito come dici solo per i minori, gli anziani, i malati e chi sta studiando nei tempi giusti. Gli altri devono essere messi nelle condizioni di lavorare. >E' anche corretto verso chi, per esempio le casalinghe, contribuiscono al reddito preparando i pasti, tenendo in ordine la casa, facendo le spese, allevando i figli. Non danno anche loro un contributo lavorativo al reddito familiare ? Al reddito familiare, ma non a quello della nazione. Altrimenti si dovrebbe quantizzare tale reddito e pagare le tasse di conseguenza. >Ma non capisco perchè i single non siano d'accordo, visto che non son interessati dal quoziente familiare e continuerebbero a pagare le stesse tasse. Come ha detto Barbara, è la messa in relazione dei single con le famiglie nella frase di Giovanardi che è infelice. Poteva dire "è giusto aiutare le famiglie con degli sgravi" e lasciare ai tecnici la capacità di valutare il costo e reperire i fondi. Invece ha detto che sono i single a dover pagare, che è oggettivamente discutibile. |
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