FORUM: Varie

08/06/2013 12:23:42 - Figli - (Luigi Verdicchio)
Barbara,
nel rispondere e te approfitto per riassumere il mio punto di vista sull'insieme del confronto.

So molto bene che questo argomento è foriero in Italia di mille incomprensioni. Giovanardi poi non è certo la persona più adatta a favorire una pacata discussione laica ed obiettiva.
Mi pare però, che salvo qualche eccesso di anticlericalismo, nell'insieme le opinioni degli interventi convergano verso la necessità che la famiglia sia maggiormente supportata di quanto non avvenga oggi in Italia.
Siamo fra le nazioni a più bassa natalità e questo smonta ogni tentativo di sminuire o di relegare l'argomento all'ambito privato e alla pura ideologia.

Riporto per intero un passaggio del post di Isabella, con il quale faccio fatica a dialogare, ma che ha riassunto egregiamente il concetto base del ragionamento.
"Mettendo insieme i due punti di vista, osserverei innanzitutto che i giovani sono il futuro, anche economico, del Paese. C'è una connessione stretta e diretta tra sviluppo demografico e PIL. Quindi, chi mette alla luce dei nuovi esseri umani, li alleva e li fa diventare grandi rende un servizio a tutta la nazione, almeno sulla carta. Ha ragione anche Luigi quando dice che la famiglia è il nucleo sociale più importante e oggi il vero e unico ammortizzatore sociale. Quindi è giusto che le famiglie vadano supportate."
Unica osservazione, toglierei solo quel: "almeno sulla carta".

Sostenere però che, per questo, si debba penalizzare i single è quanto meno un ragionamento distorto e fuorviante.

“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività" (art.53 della Costituzione).
Spero che questa citazione non disturbi qualcuno, ma se non ci rivolgiamo alla carta costituzionale dove possiamo trovare un punto d'incontro?

La capacità contributiva di una famiglia mono reddito con due figli è pari a quella di una persona che vive da sola e percepisce lo stesso stipendio con cui vive quella famiglia?
Non mi pare che quest’argomento sia stato inventato da Giovanardi e non se ne parli da una cinquantina d’anni.
In Francia e in tutte le democrazie più evolute si data grande attenzione e sostegno alle famiglie attraverso una politica fiscale appropriata, la presenza di asili nido nei luoghi di lavoro e altri sostegni, tali da rendere la coppia più libera di programmare la messa al mondo dei figli.

Tutto qui, ma so che tutto ciò ti trova concorde.

Per il resto sono con te solidale per le tue esperienze di approccio con persone religiose rivelatesi in contrasto con i principi base del loro credo.
I credenti infatti hanno come riferimento e guida l'esempio del Cristo, del suo vangelo e dei Santi.

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