FORUM: San Donato |
04/02/2012 09:43:15 - IN CC MANCA IL NUMERO LEGALE E IL PARCO CHIUDE - (Sergio Solimena) |
Sono completamente d'accordo con te. Le riduzioni che ci attendiamo devono esser prese come un'occasione per eliminare le cose inutili e fare un po' di pulizia, anche mentale. Con una gestione oculata si possono fare quelle cose che non si sono mai fatte, come controllare la qualità dei prodotti e dei servizi che ci vengono offerti. Se non sono di qualità non li compriamo. Da chi non ci rilascia lo scontrino fiscale non ci torniamo più. Dovremo imparare a selezionare in base al contenuto e non al colore dell'etichetta o alla posizione sul bancale. Tutto ciò non si può fare da soli c'è bisogno di condivisione sui valori e sulle regole. C’è bisogno di una classe politica all’altezza dei nostri bisogni. Detto questo, ritorno al punto di partenza. Pur non essendo un atleta e pur non avendo necessità di un parco sportivo di ottimo livello, come era il Parco Snam, mi dispiacerebbe che per chi invece ama lo sport e lo fa con passione non ci siano attrezzature di ottimo livello e con esperti di ottimo livello. E siamo così costrette ad andare in altri paesi. Abituarci a perdere le persone valide è un lusso che dovremmo lasciarci alle spalle. Non sono gli altri che devono risolvere i nostri problemi, ad essi dobbiamo trovare noi la soluzione. Questa non è mai quella di aprire il portafoglio, ma di usare le nostre capacità, senza sprecare. Vorrei fare un esempio, piccolo, ma significativo. E faccio anche promozione, ben inteso non richiesta e non pagata! Al Kick Off di San Donato insegna il gioco del tennis il Prof. Luca Bottazzi insieme al Prof. Carlo Rossi. Costoro hanno pensato ad un piano “scientifico” per insegnare il Tennis: R.I.T.A. Non ne sapevo nulla, ma a me il gioco del tennis piace pur essendo ad un livello elementare, molto elementare e perciò sono andato ad assistere alle lezioni. Ci sono andato portandomi anche le mie idee. Mi piace studiare i colpi insieme alle strategie e le tattiche di gioco. Così ho cercato da Luca e gli ho detto: facciamo 5 lezioni ed in queste ti dico come vorrei perfezionare il mio gioco secondo le mie idee. E Luca, che è stato un campione italiano di Tennis ai massimi livelli, non mi ha mandato via. Mi ha messo alla prova e ha discusso nei dettagli le mie soluzioni. Per me è stato il massimo e sono convito che anche a Luca non siano dispiaciute quelle discussioni. Abbiamo parlato molto sul campo e abbiamo giocato a tennis. Io resterò sempre il giocatore che sono, così come la maggioranza di noi. Ma ciò che importa è dare la possibilità a tutti di crescere nello sport, nello stesso modo, con le stesse regole, con la stessa possibilità di migliorarsi relativamente alle capacità di cui disponiamo, avendo sempre al nostro fianco degli ottimi Maestri. Chi umilia è un pessimo insegnante. Chi avrà più qualità si affermerà e chi non ne ha continuerà a giocare divertendosi e impegnandosi al massimo, restando al proprio livello. Per fare sport, e non solo i tifosi dello sport, ci vogliono Professori validi e buone strutture, aperte a tutti e a costi contenuti. Lo sport devono poterlo fare tutti senza essere costretti a diventare dei fenomeni. Chi vuole allenare solo campioni si può accomodare, noi esseri normali non ne abbiamo bisogno. I costi di questi impianti e di chi li guida, dovendo restare contenuti per chi li usa, devono essere divisi sulla collettività. Io ritengo che sia giusto contribuire perché ho bisogno di un mondo di possibilità e non solo di necessità immediate povere di sviluppi. Ciao, sergio |
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