FORUM: San Donato

18/02/2012 13:34:07 - L’arresto di un ragazzo che spacciava fuori dalla scuola non deve oscurare il lavoro di prevenzione e di educazione alla salute che si fa anche con la sensibilità degli studenti - (Attilio Barbieri)
Partendo dall'ultima frase del post "La scuola non deve mettere in secondo piano il compito che ha nella formazione dei giovani." vi rimando all'articolo del "cittadino" di oggi che inquadra meglio l'accaduto e che sintetizza quello che sosteniamo ed incoraggiamo nella scuola di oggi.

L’arresto di un ragazzo che spacciava fuori dalla scuola non deve oscurare il lavoro di prevenzione e di educazione alla salute che si fa anche con la sensibilità degli studenti». È questa la reazione degli organismi scolastici all’azione dei carabinieri, che giovedì sono arrivati con auto e militari in divisa e in borghese al parcheggio dell’Omnicomprensivo di via Martiri di Cefalonia. In camera di sicurezza alla stazione sandonatese è finito un maggiorenne, 20enne per la precisione, preso mentre stava “piazzando” una ventina di grammi di hascisc ai quasi coetanei che come lui (ripetente), frequentano l’istituto.

Un sequestro a quanto pare andato a buon fine grazie all’azione di militari in borghese e alle segnalazioni partite da presidi e insegnanti. All’Omnicomprensivo sandonatese il livello d’allarme è tale che bisogna “stroncare il giro”. Gli esponenti delle istituzioni rappresentative dei genitori suggeriscono di non valutare il quadro alla luce dell’emotività e di considerare la complessità stessa della scuola superiore, alla quale fanno riferimento quasi mille ragazzi. La varietà delle situazioni si riflette in un ulteriore punto chiave: gli indirizzi di studio sono tre, non uno, e corrispondono alle presidenze dello scientifico - classico Primo Levi, e dei due comprensivi a indirizzo tecnico professionale Piero della Francesca ed Enrico Mattei. E a quanto pare, lo studente che “arrotondava” vendendo hascisc frequentava uno dei due professionali.

«È un episodio. Grave, ma non dimentichiamoci il suo valore di episodio. Una volta c’era il volantinaggio politico estremista, ci sono i furti, le scuole combattono da sempre contro questo - riflette Attilio Barbieri, presidente del consiglio di istituto della cittadella studi frequentata da tutto il Sudmilano - gli studenti negli ultimi anni hanno messo in luce invece una grande consapevolezza dei rischi enormi in agguato dietro certi tranelli della loro età. Hanno fatto progetti sulla dipendenza da alcol, dalle droghe, sulla prevenzione dell’Aids. Tutti assieme, di tutti tre gli indirizzi con la collaborazione collettiva. Questo blitz dei carabinieri non ha cambiato la nostra immagine».Em. Do.

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