FORUM: San Donato

24/02/2012 15:56:08 - Forse non capisco qualcosa io... - (Giorgio Soave)
>L'Italia, al pari di altri paesi, è stata governata negli anni da gruppi di potere catalizzati attorno ai partiti. Lo scopo di tali gruppi non è quello relativo al benessere del Paese, come vorrebbero far credere, ma di usare i soldi della collettività per favorire diversi soggetti privati. Per fare questo, occorrono innanzitutto i soldi della collettività, e quelli arrivano dalle tasse a vario titolo e riscossi secondo le stesse logiche clientelari (i.e. il problema dell'evasione). Ma siccome l'ingordigia di denaro non ha fine, si è pensato che era utile, ai loro fini, indebitare lo Stato a tutti i livelli, in modo da guadagnare anche sul futuro.

Stai parlando degli Stati che per procurarsi risorse si indebitano emettendo titoli di debito a scadenza. Questa pratica che dovrebbe essere rservata a momenti eccezionali è purtroppo diventata la regola per la maggior parte degli Stati (troppa è l'attrazione dei soldi piovuti dal cielo), per cui uno Stato rimborsa alla scadenza i vecchi titoli emessi con le risorse ricavate emettendo nuovi titoli. E' come rimandare all'infinito il pagamento dei propri debiti indebitandosi sempre di più (perchè ovviamente chi compra i titoli vuole una rendita e vuole essere ripagato per il rischio che si assume)

>Naturalmente, questo debito non poteva [che] essere alimentato dalle banche, prima con i soldi dei correntisti, e poi con quelli "virtuali", come derivati e fondi derivanti dal meccanismo di leva che possono attuare le Banche (in sostanza possono prestare più soldi di quanti ne hanno, e anche in un modo significativo). Siccome ogni schema di ponzi finisce in un disastro, a un certo punto le banche hanno rischiato, e rischiano, la bancarotta.

La differenza rispetto a uno Stato è che le banche hanno già in cassa i soldi dei loro correntisti e non devono emettere titoli per disporne. Molto comodo. E questo produce il risultato che la massa finanziaria circolante è 100 volte il PIL; una quantità di moneta enorme che corre qua e là cercando l'investimento migliore o semplicemente cercando la salvezza dal fallimento.

>A questo punto, con lo spauracchio del default, gli stati corrono in aiuto delle banche indebitandosi ulteriormente. Quindi, i grandi capitali chiedono agli stati debitori di spremere ulteriormente i cittadini con le tasse con quant'altro sia in loro possesso, per continuare il banchetto. Questa è la situazione.

Il default in realtà sarebbe del sistema bancario. Ma è chiaro che se una banca fallisce, tutti i soldi dei suoi correntisti vanno persi e i correntisti rischiano di ritrovarsi poveri in canna da un giorno all'altro. Che è una forma minore di default statale, Ma politicamente altrettanto devastante.
Infatti in USA Obama ha stampato carta moneta proprio per salvare le banche, e non le aziende.

L'unico rimedio per il privato cittadino è quello di portare i soldi all'estero, ed è quello che stanno facendo in tanti. Solo di valuta esportata illegalmente e sequestrata alla frontiera, la Finanza ha già recuperato 11 miliardi. Chissà quanta riesce a passare; e infatti le banche hanno una crisi di liquidità che la BCE cerca di alleviare con i suoi miliardi. Carta moneta stampata per l'occasione, che oviamente aumenterà l'inflazione. L'Italia faceva così una volta, ora lo fa la BCE.

Purtroppo la mia pensione viene versata in una banca e io resto con la spada di Damocle del default sopra la testa. Forse potrei farmi accreditare direttamente la pensione all'UBS; credo che sia permesso, e ci sto pensando veramente.
Ma alla fine cosa cambierebbe ? Se lo Stato fallisce e non mi paga più la pensione, sarei comunque nei guai.

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