FORUM: Cinema & Teatro |
10/03/2012 09:43:17 - Recensione "La resistibile ascesa di Arturo Ui" - (Adriana Serra) |
Ieri sono stata a teatro a vedere “La resistibile ascesa di Arturo Ui” di Bertolt Brecht recitata e cantata da una giovane ma portentosa compagnia di attori, cantanti e mimi con a capo un giovanotto classe 1934: Umberto Orsini in stato di grazia. La regia di Claudio Longhi, le scene Antal Csaba, i costumi di Gianluca Sbicca, la fisarmonica e gli arrangiamenti di Olimpia Greco, bravissima. La piece è un atto di denuncia contro la corruzione, l’avidità, la violenza del potere che Brecht pronuncia ricorrendo all’arma della parodia e della comicità. Racconta la “resistibile” ascesa e presa di potere di Adolf Hitler assieme ai suoi sodali spostando l’azione a Chicago negli stessi anni e trasformandolo nel gangster Arturo Ui che con la violenza, i ricatti, la corruzione e l’eliminazione fisica dei nemici si impossessa dell’industria del commercio dei cavolfiori. Perché “resistibile”? Perché senza la nostra “resistenza” Adolf Hitler nella storia, Arturo Ui nel teatro e tutti gli Arturo Ui che si presenteranno nel futuro avranno vita facile e la loro ascesa diventerà “irresistibile”. Una piacevolissima sorpresa è stata trovare una marea di giovani nella sala Shakespeare del teatro Elfo Puccini, Corso Buenos Aires 33, erano chiaramente scolaresche, un encomio per quei professori che si spendono per il teatro, ma soprattutto i ragazzi si sono divertiti molto visto l’entusiasmo con cui hanno applaudito i bravissimi attori alla fine dello spettacolo. Ultima rappresentazione il 18 marzo. |
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