FORUM: San Donato

14/03/2012 14:27:07 - Questo Piano di Recupero non va bene - (Massimiliano Mistretta)


Già è qualcosa riconoscere che l’abbiamo organizzata noi (Rifondazione e lista civica “non una sola Camagnetta” che sostengono la mia candidatura a Sindaco). Fino a ieri sera alcuni di voi intervenuti con le bandiere del PD alla nostra iniziativa dicevano che l’avevate organizzata addirittura voi!
Molteni, esponente di rilievo di SEL (che si è avvicinato solo quando i fotografi hanno fatto la foto alla gente che teneva lo striscione) si è rivolto a me con tono saccente affermando che quella manifestazione era organizzata addirittura da un comitato Cascina Ronco che non esiste. Mi chiedo se sia stato invitato direttamente da un soggetto inesistente.

Ad ogni modo le piazze sono pubbliche e chiunque le può utilizzare. L’educazione tuttavia vorrebbe un altro atteggiamento: se un partito e una lista civica organizzano una manifestazione, non si va alla loro manifestazione con le bandiere di un altro partito; se si intende aggregarsi, cosa legittima, e quindi portare anche le bandiere di altri partiti, si dovrebbero prendere i contatti con gli organizzatori e concordare una piattaforma comune.

Questo tuttavia non lo avete fatto non tanto per mancanza di stile, ma per motivi più concreti: le nostre posizioni sulla salvaguardia della cascina agricola Ronco sono molto divergenti.
Noi vogliamo tutelare l’uso della cascina come cascina agricola (queste sono oltretutto le linee guida di Expo 2015); voi avete la stessa e identica posizione di Dompè: garantire l’attività agricola fuori dalla cascina e trasformare la cascina in un complesso residenziale. Non aggiungo altro perché Mimma è già intervenuta chiaramente.




Molti non hanno memoria di queste battaglie, forse i tempi erano così non sospetti da essere trascorso tanto tempo da far cambiare idea.
Tuttavia so a cosa ti riferisci per conoscenza diretta: ad ottobre, durante un nostro banchetto a Poasco, Checchi si è avvicinato mostrandomi un volantino, di circa 20 anni fa, a favore della difesa della Cascina. Ci diceva che (appunto circa 20 anni fa) l’aveva distribuito in ben tutte le caselle di Poasco!
Questa è stata la sua battaglia. Noi ci siamo guardati sgomenti: veniva a raccontare di un volantinaggio in tutte le caselle di Poasco come un’opera eroica a noi che in quei mesi avevamo fatto almeno tre/quattro volantinaggi in tutte le caselle (la cosa meno faticosa); un banchetto di raccolta firme sulle osservazioni riguardanti Poasco e Cascina Ronco; una festa di due giorni a Poasco a difesa della cascina; due banchetti di raccolta firme per la petizione “Salviamo Cascina Ronco” e due banchetti di informazione con aperitivo (vado a memoria con approssimazione per difetto).

A questo si è aggiunta la ciliegina: noi stavamo spiegando la norma di salvaguardia che potrebbe tutelare la cascina (questione della presenza dell’attività agricola e zootecnica, ma su questo abbiamo già discusso in altri post). Un cittadino si è rivolto a Checchi chiedendogli delle cose a riguardo. Ho visto Checchi tentennare e poi lui stesso mi ha chiamato dicendomi (con il cittadino al fianco che voleva capire) “in che cosa consiste la questione dell’attività zootecnica?”. Gli ho spiegato che in Cascina Ronco era presente anche l’attività zootecnica (allevamento di bovini) e che in base alla norma di salvaguardia non poteva essere realizzata residenza nel complesso cascinale a meno di 200 m dall’allevamento; gli ho spiegato che tutto il complesso è dentro il raggio di 200 m e quindi la presenza dell'attività zootecnica potrebbe risparmiare la cascina. A quel punto Checchi è intervenuto dicendomi “Ma allora neanche i Villa possono abitare in cascina” ignorando nel modo più assoluto che questo vincolo non è relativo alle abitazioni di chi conduce l’attività agricola (cosa fin troppo ovvia).

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