FORUM: San Donato

23/03/2012 12:16:36 - I nuovi poveri e la pista di atletica - (Luca Isabella)

>Perché la politica? Mi risulta che con la messa a disposizione di 15 MLD di lire, l'ENI impose la gestione Soc. Sportiva Snam per tre anni. Al termine dei quali sembra che quei soldi non ci fossero più.

Su questo io ho la mia personale opinione, che provo a riassumere ancora, sperando di essere chiaro. A suo tempo, l'Eni decise di porre il "vincolo" di cui parli per due ragioni: primo, dare una possibilità alla SSM di gestire il centro senza dover essere smantellata; secondo, per sedare gli "appetiti" che stavano nascendo da vari soggetti sulla gestione del centro.

A questo punto si aprivano diverse possibilità, tra cui quella di venire a un accordo con SSM che potesse da un lato favorire gli investimenti e dall'altro preservare gli interessi dell'associazione. Mi spiego meglio: in mancanza di un accordo o di un contratto di gestione pluriennale, nessun consiglio di amministrazione avrebbe potuto approvare delle migliorie in conto capitale su un patrimonio altrui. In altre parole, non era possibile giustificare come un soggetto privato - la SSM - potesse spendere dei soldi per ammodernare una struttura che era di proprietà pubblica. Gli amministratori, se lo avessero fatto, sarebbero potuti essere oggetto di azioni legali da parte dei soci. Pertanto, una parte della dote fu utilizzata, spesso male, per la gestione corrente e per sanare le costanti emergenze. Furono spesi male per due ragioni: primo, perchè non vi era una gran capacità gestionale; secondo, perchè l'Eni se ne uscì ex-abrupto e il nuovo proprietario - il Comune - si era completamente disinteressato di ogni aspetto tecnico, dalla mancanza dei contatori per l'acqua surriscaldata, alla centrale termica che si trovava ancora in cima a non so quale palazzo uffici e che fu scollegata da un giorno all'altro senza nemmeno darne notizia. Inoltre, per ragioni ideologiche, l'allora giunta fu per un lungo periodo ostile verso la SSM perchè rappresentava ai loro occhi l'Eni, portatrice di privilegi negli anni passati.

Al temine dei tre anni c'erano ancora molti soldi in tasca, ma solo molti anni dopo, non ricordo se il 2007 o dopo, fu perfezionata una convenzione di fretta e furia. A quel punto, la SSM/Gism era autorizzata a investire nelle strutture, ma i soldi erano finiti nella dispendiosa gestione ordinaria. In buona sostanza, a causa di inefficienze e lungaggini burocratico/politiche, la SSM ha gestito gli impianti in perdita mettendoci i soldi propri, in luogo di quelli della collettività.

Arrivati al momento di crisi, anticipato dal programma elettorale di questa giunta, non si è cercato di analizzare il problema serenamente cercando una soluzione condivisa, ma è iniziato un testa a testa squisitamente politico tra l'allora gestore - la GISM - e l'amministrazione comunale, che è finito in un bagno di sangue per ambedue i soggetti e lasciando il problema irrisolto.

Questa è la mia ricostruzione in estrema sintesi, se ne avete altre sono be felice di conoscerle o di meglio spiegarla.

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