FORUM: San Donato

26/03/2012 09:04:56 - le bici una volta - (Daniele Borriero)
Tra le mie bici c'è n'è una, freni a fascetta, manubrio roller (sapete cosa significa?) che riporta, su mozzi pedali e manubrio un marchio che è quasi identico a quello del giornale Avanti, salvo una correzione della penultima lettera, da t a z. Forse nececcaria
Fino agli anni 20 i "ciclisti rossi" sostenevano l'uso della bici Avanti e dello pneumatico Carl Marx. Poi si sa come finì. Mussolini non amava le biciclette, anche se vi sono alcune immagini che lo ritraggono in sella a una Legnano. Quando visitava la fabbrica Bianchi a Milano, il su orgoglio era per le moto e per le auto. Il progressivo corso della crisi economica, la guerra e la mancanza di carburante riportarono "in auge" la bicicletta tra tutti e il 1943, anno della distruzione anche dello stabilimento Bianchi ad opera dei bombardamenti, vide Milano conquistata dalle due ruote. Dal 1939 era obbligatorio il parafango posteriore bianco e il faro oscurato. Non tutti però si adeguarono e si limitarono ad usare la bici di giorno. Poi il coprifuoco fece il resto.
Dal 1959 il codice della strada impose anche alle bici il fanalino posteriore, in luogo della gemma, e quello anteriore, oltre ai catarinfrangenti nei pedali.
Ma la bici ormai volgeva verso il declino, sottolineato dalla minor qualità del prodotto mentre il benessere crescente degli italiani imponeva anche presso le masse, quelle per cui fino ad allora la bici era l'unico mezzo accesibile oltre al cavallo di San Francesco, l'automobile.

STAMPA
Messaggio Forum stampato da RecSando, www.recsando.it - Data: 05/09/2024 07:54:24