FORUM: San Donato

31/03/2012 14:41:51 - La nostra proposta per il bilancio partecipato - (Luigi Verdicchio)
Confermo le mie perplessità sulle vostre proposte per diversi motivi di cui ho già detto.

Ritorno solo sui due principali.

< Oltretutto viene assegnato un budget molto preciso. Il comune che abbiamo preso in esame, per esempio, aveva stanziato 400.000 euro, 100.000 per ogni quartiere coinvolto.

Il vostro sistema, quindi, prevedrebbe una ripartizione degli stanziamenti paritaria fra tutti i quartieri.

Ammettiamo che uno di questi quartieri avesse già tutto o il Comune disponesse di scarse risorse economiche, come accade oggi e ancor più nei prossimi anni, non mi pare sia saggio, né tantomeno responsabile sperperare del denaro pubblico e non soddisfare le esigenze di chi ha più bisogno.


< La democrazia della delega non mi sembra comunque così perfetta, introducendo varie forme e strumenti di partecipazione sicuramente ne guadagnano tutti, si riduce la distanza tra amministrati e amministratori, si riesce anche a fare “comunità” e a valutare con più "precisione" le priorità.

Ricordo che il Comune è tenuto ad operare conformemente alle disposizioni di legge.
Potreste, comunque, avere ragione ma solo in apparenza. La partecipazione è da incoraggiare se è finalizzata ad acquisire ed approfondire la conoscenza delle problematiche, lasciando comunque all’Amministrazione comunale le decisioni e le scelte d’intervento.
Winston Churchill diceva: È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora.

Il sistema che vorreste realizzare prevede di creare gruppi di lavoro e di proposta sorteggiando dei cittadini per sesso, età e stranieri.
È prevedibilissimo che si renderanno disponibili solo pochissime persone per diversi motivi (tempo disponibile, voglia d’impegnarsi, non motivati politicamente, ecc.) che potrebbero benissimo non rappresentare la realtà del quartiere.
Il sistema, inoltre, non assicura un minimo di competenza, quindi potremmo trovarci di fronte a proposte di pessima qualità e non corrispondenti a ciò che sarebbe preferibile per il quartiere.

Lo Statuto comunale prevede, come sai, forme di partecipazione a carattere consultivo e, salvo eventi di natura eccezionale, sono più che sufficienti.

Insomma il buon governo è quello che è formato da persone elette da tutti i cittadini e che sanno assumersi la responsabilità delle scelte, avendo come riferimento il bene della comunità.


Ciao, luigi

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