FORUM: San Donato

13/04/2012 15:47:49 - Domanda per Sergio, provocatoria ma affettuosa - (Mimma d. Gentile)


Luca, io ho detto chiaramente cosa penso sulla questione dei rimborsi elettorali e sulla partitocrazia che si sta mangiando lo stato. Per quanto riguarda il fatto che le cose sono “più complesse” mi riferisco al fatto che a livello locale tu consideri questo aspetto come l’UNICO discrimine e questo io lo trovo piuttosto riduttivo. Penso che – pur nella situazione attuale - a livello locale sarebbe maggiormente rispondente agli interessi della comunità locale votare in base a quello che è stato fatto in questi anni per il bene della collettività, sia a livello di contenuti che di capacità, competenze ed onestà. Ovviamente rispetto la tua posizione ma non la condivido e non penso che dia maggiori garanzie rispetto alla soluzione dei problemi locali.



Sono d’accordo ma questo è cosa che non si può rimproverare a noi: non possiamo essere accusati di una cosa e anche del suo contrario (come sai per i passati governi di centro sinistra veniamo accusati di averli fatti cadere proprio perché chiedevamo queste cose, la patrimoniale non la chiediamo solo ora ma anche ai tempi del governo Prodi quando per gli altri partiti del centro sinistra era una bestemmia. Abbiamo contrastato e votato no alla riforma sulle pensioni, ecc, ecc.

< il male della politica italiana è la partitocrazia.>

Sì la partitocrazia è un male, l’esistenza dei partiti però necessaria in democrazia e per questo dico che bisogna compiere la fatica di Ercole di ripulire le stalle per avere partiti decenti che siano non solo onesti (condizione necessaria ma non sufficiente) ma che tornino anche a rappresentare qualcosa e qualcuno altrimenti tutto si riduce ad una marmellata indistinguibile dove è importante solo vincere la partita e cambiare squadra senza differenziarsi in nulla o quasi, Per me ANCHE questo è MOLTO IMPORTANTE. Avere partiti che fanno le stesse cose (con sfumature quasi impercettibili) NON è democrazia perché significa che c’è una grande parte della società italiana che NON viene rappresentata da nessuno.



Luca, nelle ultime 2 elezioni politiche in cui eravamo in parlamento oltree il 30% dei nostri parlamentari era costituito da persone che non appartenevano al partito ma che venivano da movimenti, associazioni, comitati (è stata una scelta voluta, non un caso): mi sembra un modo per aprirsi e farsi “attraversare” dalla società, poi sono d’accordo con te che su tanti ambiti le nomine devono essere fatte non per appartenenza politica ma solo sulla base di esperienza, capacità, competenze, ecc. NON E’ VERO PERO’ che anche in questo siamo tutti uguali, nessuno certo è perfetto ma NON siamo tutti uguali. Per esempio noi siamo quelli che sono usciti dalla Giunta Penati per diversi motivi tra i quali questo: chiedevano che per gestire l’acqua pubblica non ci fossero tante società ma un sola e non di nomina partitica ma per competenze: infatti le tante, troppe società esistenti (il cosiddetto spezzatino) servivano per sistemare i vari trombati delle elezioni. e noi avevamo chiesto una verifica politica su diversi punti compreso questo: non c’è stata data risposta su questo e sugli altri punti e siamo usciti dalla giunta. Questo è solo un esempio di quello che abbiamo cercato di fare per contrastare i problemi da te citati. Possiamo avere tutti pecche, errori e difetti ma NON siamo tutti uguali (non sto gridando ma, come ti sarai reso conto in questi anni, ho l’abitudine di scrivere qualche parola in maiuscolo solo per evidenziare)
Ciao
Mimma

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