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17/04/2012 07:07:36 - L'IMU - (Giorgio Soave) |
Da Repubblica: http://www.repubblica.it/economia/2012/04/17/news/pagamento_imu-33432030/ Queste le principali modifiche alle norme sugli immobili, votate ieri in Commissione finanze alla Camera, contenute nel decreto fiscale già licenziato dal Senato e atteso per mercoledì a Montecitorio: Come e quando si verserà l'Imu? In tre rate, non più solo due, se si tratta di prima casa, entro il 16 dei mesi di giugno, settembre e dicembre. Tenuto conto delle domeniche, le tre scadenze per il 2012 saranno: 18 giugno, 17 settembre e 17 dicembre. Ogni rata è pari a un terzo dell'imposta totale. Ma le prime due si calcolano applicando l'aliquota base valida per tutto il territorio nazionale, ovvero il 4 per mille, e si versano usando il modello F24. L'ultima si potrà pagare anche con il bollettino di conto corrente e salderà gli eventuali aumenti decisi entro il 30 settembre dai sindaci che possono alzare l'aliquota fino al 6 per mille. L'Imu sulla seconda casa, invece, si versa alla vecchia maniera e dunque in due rate: il 50 per cento a giugno (aliquota base del 7,6 per mille) e il conguaglio a dicembre (con l'aliquota che può salire fino al 10,6 per mille). Come funzionano le detrazioni? Valgono solo per la prima casa e sono pari a 200 euro più 50 euro per ogni figlio a carico fino ai 26 anni (al massimo, in totale, 600 euro). In base alla nuova stretta sui criteri di definizione di "prima casa" per ottenere gli sgravi e limitare così gli abusi, queste agevolazioni si conteranno una volta sola per ciascuna famiglia, anche se i singoli componenti hanno "stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi" dello stesso Comune. In altri termini, i coniugi conviventi che posseggono due case e dichiarano residenze separate potranno applicare le detrazioni (ma anche l'aliquota agevolata, più bassa) alla sola abitazione in cui hanno "dimora abituale". Cosa cambia per i separati o divorziati? A pagare la nuova imposta sulla casa sarà chi ci abita perché gli è stata assegnata, a prescindere dal fatto che ne sia proprietario. Ai fini Imu, varrebbe dunque il "diritto di abitazione". Qual è la procedura di calcolo dell'Imu? Si parte dalla rendita catastale che si può recuperare dall'atto di compravendita dell'immobile oppure sul sito dell'Agenzia del territorio ("Consulta i dati catastali", nel menù "Privati"). La rendita deve essere rivalutata del 5 per cento e poi moltiplicata per il coefficiente che il Salva-Italia ha portato da 100 a 160. Al risultato si applica l'aliquota base: il 4 per mille per le prime case e il 7,6 per mille per le seconde. Nella prima ipotesi, si procede anche alle detrazioni. A questo punto, per determinare la prima rata di giugno dell'Imu, si divide per due (seconde case) o per tre (prime case). ------------ Per una volta mi sembra abbastanza chiaro. Per le vecchie case la rendita catastale presa dal rogito andrà convertita da lire a euro dividendo per 1936,27. Non so se i dati catastali sono già convertiti. C'è poi la seccatura di dover pagare la prima rata con il bollettino F24. Attenzione a non aspettare l'ultimo giorno... |
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