FORUM: San Donato

22/04/2012 16:51:46 - la giusta cautela - (Mimma d. Gentile)

sono su argomenti che ritengo più importanti della Campagnetta e di Cascina Ronco. Sono i problemi del lavoro, degli anziani, della salute, dell’inquinamento e del risparmio energetico, dei servizi. Questi occupano maggiormente i miei pensieri.

Sono problemi di cui Rifondazione si occupa e che il nostro programma tratta in modo ampio e articolato. La differenza consiste nel fatto che noi ci interessiamo sia all’aspetto sociale che a quello ambientale. Ricordo che, quando il consiglio comunale nel 2006 discusse il Piano Integrato Aree Centrali (Pratone), davanti alla battaglia in “solitaria” di Massimiliano, uno dei tanti cittadini che vennero a complimentarsi per la nostra azione e per la bravura di Massimiliano, ci disse un po’ meravigliato: “Io mi aspettavo che i verdi difendessero l’ambiente e Rifondazione il sociale, invece vedo che fate voi tutte e due le cose.”

Questo siamo noi, facciamo tutte e due le cose, e le consideriamo strettamente intrecciate. E’ invece evidente che, senza di noi, a San Donato la questione urbanistica sarebbe rimasta “scoperta”. E Cascina Ronco la consideriamo una battaglia per difendere agricoltura e preservare storia e bellezza, valori non trascurabili per una vera comunità.

La ventina di pagine che nel nostro programma abbiamo dedicato agli argomenti da te considerati “più importanti della Campagnetta e di Cascina Ronco” e le proposte innovative che facciamo dimostrano come li consideriamo importanti, abbiamo persino indicato le possibili modalità per reperire risorse! E quando parliamo di iscriversi all’Associazione dei comuni virtuosi, non si tratta mica di una formalità! Per rimanere iscritti i comuni DEVONO realizzare, entro metà mandato, progetti innovativi di sostenibilità (a scelta su risparmio energetico o rifiuti o mobilità o stili di vita o partecipazione, ecc, ecc)

Per quanto riguarda il sociale faccio due esempi (concreti e verificabilissimi) per dimostrare la “differenza” che c’è stata finora fra noi: noi non cambiamo posizione a seconda che siamo in maggioranza o all’opposizione e spero che anche voi impariate questo comportamento, anche se alcuni punti del vostro programma non lasciano sperare in questo.

1. SAD (servizio assistenza domiciliare) – un servizio che riguarda 3 “problemi” da te citati: anziani-salute-non autosufficienza: questo servizio è sempre stato gratuito per chi ha un reddito sotto il livello di povertà. Quando eravamo in maggioranza, l’Assessore Bigagnoli ha deciso che il servizio dovevano pagarlo anche gli anziani sotto la soglia di povertà e quelli a livello di sussistenza. SOLO NOI ci siamo opposti. Per tutti gli altri partiti andava bene. Noi non abbiamo mollato e, dopo ben 8 tra riunioni di giunta e di maggioranza, Taverniti si è stufato e ha detto: “Basta, non pagano”. L’assessore Bigagnoli in giunta ha votato contro, perché voleva che pagassero!! (v. delibera di giunta). Però se Dompè avesse fatto la stessa cosa, avreste sicuramente protestato, come avete fatto per le tariffe delle mense scolastiche. Questo non è serio.

2. TARIFFE REFEZIONE SCOLASTICA: il PD e gli altri partiti hanno protestato perché Dompè ha messo nel calcolo delle tariffe anche il costo della ristrutturazione delle mense. Giustissimo, lo abbiamo fatto anche noi. Peccato che quando erano al governo, il PD e gli altri partiti volevano fare la STESSA cosa: SOLO NOI ci siamo opposti. E l’ex assessore al bilancio della giunta Taverniti – me presente – ha confermato questa cosa al vostro segretario e consigliere Andrea Pasqualini (puoi chiedere conferma a lui).

ANCORA sulle tariffe: già ORA nel vostro programma avete assunto una posizione diversa da quella “protestataria”: dite che per calcolare le tariffe , userete il sistema in vigore in precedenza (giusto) ma NON dite che dal calcolo toglierete le spese di ristrutturazione sulle quali avete tanto protestato. Come mai? Ancora: gli utenti delle mense scolastiche pagano l’87% del costo del servizio!!! SOLO noi diciamo che far pagare praticamente il servizio per intero è cosa iniqua e proponiamo di stabilire una percentuale massima (proponiamo il 60%) Lasciare l’attuale percentuale di copertura va contro tutti i discorsi fatti da te sui servizi, sulle difficoltà delle famiglie, ecc.

Non sto qui a ricordare la differenza di posizione rispetto alla esternalizzazione dei servizi.

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