FORUM: Varie

30/04/2012 10:18:21 - -senza titolo- - (Giorgio Soave)
da http://www.tmnews.it/web/sezioni/economia/PN_20120430_00034.shtml

>Dopo l'aumento di giovedì, venerdì infatti sia benzina che gasolio sono tornati a scendere, con la prima a 635 euro per mille litri (-1) e il secondo a 658 euro per mille litri (-6).
Così sabato il market leader Eni ha deciso di mettere mano ai listini riducendo i prezzi alla pompa di entrambi i prodotti. Stando alla consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana, il Cane a sei zampe ha abbassato il prezzo della verde di un centesimo al litro portandolo a 1,895 euro/litro in media nazionale.<

1 litro di benzina costa al produttore 63,5 centesimi, ma lo vendono a 1.895 euro, quasi 3 volte tanto. Della differenza (1,26 euro) 69 cent se ne vanno in accise ma 57 cent in costi di distribuzione e, naturalmente, in guadagno dei produttori.

Se non ci fosse quest'ultima voce la benzina potrebbe costare 1.32 euro più un onesto margine per distribuzione e guadagno.
Se questo non succede (e se i prezzi alla pompa sono tutti allineati) bisogna concludere che c'è un cartello fra i produttori/distributori, e che il costo della benzina è eccessivo.

La prova è che le pompe bianche possono fare tranquillamente 10 cent di sconto. Ma sono sempre più rare. Anche quella che c'era a San Martino è stata comprata da ENI che ci ha messo il suo marchio e ora vende la benzina a soli 5 cent in meno della pompa ufficiale più avanti.
Il guaio è che le raffinerie dove le pompe bianche possono rifornirsi sono tutti di proprietà dei grandi marchi, e naturalmente si rifiutano di vendere la benzina alle pompe bianche, che sono costrette addirittura ad andare all'estero a rifornirsi.
Sarebbe bene che l'Authority competente si interessasse della cosa.

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