FORUM: San Donato

01/05/2012 18:32:50 - Checchi e il Pratone - (Andrea Battocchio)
>Quello che non capisco e chiedo di aiutarmi a capire è con quali strumenti si possa raggiungere quell'obbiettivo. Negli ultimi anni mi sembrava di capire che Taverniti e Dompè avessero chiuso la questione firmando uno la convenzione ed il secondo il rinnovo. In tal modo la proprietà del pratone avrà diritto di costruire.
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>Come si può impedire alla proprietà (Caltagirone forse) di costruire e lasciare quei 10 ettari a parco pubblico?

Per il Pratone i diritti edificatori non derivano dalla convenzione ma dal Piano Regolatore Generale, nella convenzione sono specificate le modalità, le tempistiche e le opere pubbliche che il proprietario si impegna a realizzare: parco compatto attrezzato (almeno due terzi dell'area), nuova biblioteca, 55 appartamenti di edilizia sociale, boulevard lungo via Gramsci, ecc; la convenzione firmata nel 2007 è quindi uno strumento attuativo che permette al proprietario di iniziare i lavori quando lo riterrà opportuno.

Il rinnovo di quella convenzione, chiesto dalla proprietà, è stato solo adottato dalla Giunta Dompè ma non approvato, l'approvazione spetterà alla prossima Amministrazione.
Ricordo a tal proposito che ogni cittadino ha tempo fino all’11 giugno (http://www.recsando.it/rassegnastampa/articolo.asp?p=3530813 ) per presentare le proprie osservazioni sulla proposta di proroga della convenzione (che potete trovare a questo link http://www.ideepersandonato.it/Giunta/delibera%20GC%2054-12.pdf ).

Lucas, un modo per poter cambiare la convenzione è proprio quello di presentare delle osservazioni in questa fase in cui la proprietà si è resa disponibile a rivederne i contenuti, pur di ottenere una proroga per la realizzazione.

Andrea Battocchio

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