FORUM: San Donato

22/05/2012 17:16:00 - -senza titolo- - (Mimma d. Gentile)

Al di là della legittima e comprensibile soddisfazione di chi ha vinto, concordo sul fatto che occorre una riflessione generale sul fenomeno dell’astensione che aumenta sempre di più e che colpisce a San Donato come dappertutto ed è persino banale dire che OGGI esiste una situazione politica ed economica che può incentivarla aggiungendosi ad elementi di carattere locale (dico OGGI perché in realtà le elezioni politiche finora hanno sempre raggiunto percentuali intorno all’88%). Il fatto che, come ha detto Verdicchio, Checchi abbia citato la questione dell’astensione è sicuramente cosa positiva.

Come dici tu il 30% è un po’ pochino però questo dato – formalmente corretto - non fa una fotografia “reale” perché è riferito al 100% degli elettori (senza cioè tener conto di quella quota di astensione fisiologica che comunque esisteva ed esiste tuttora) così come allo stesso modo la vittoria di Checchi è di amplissima misura rispetto all’avversario (basta guardare i numeri assoluti) mentre la percentuale del 65%, formalmente corretta (come il tuo 30%) non fa una fotografia “reale” perché riferita solo al 47,68% degli elettori.

Per il ballottaggio,come dici tu, il 47,68 % di affluenza alle urne costituisce la percentuale più bassa finora mai avuta (così come lo è stato il 63% del primo turno) con una differenza di circa 15 punti rispetto al primo turno. Come già detto da Coribello nel 2007 al primo turno è andato a votare il 69,37% e al ballottaggio è andato a votare il 62,88%, uno scarto di circa 6 punti mentre nel 2012, dove non c’è stato ballottaggio, al primo turno è andato a votare il 71,75.

Col fatto che l’astensione aumenta sempre di più, succede che nel 2002 Squeri perda con ben 8182 voti (43,97%), mentre i 9.437 voti con cui Taverniti vince costituiscono una percentuale di solo 50,70%; nel 2007 i voti con cui Taverniti perde al ballottaggio sono ben 7169 (46%) mentre Dompè porta a casa un percentuale del 53,97%, non stratosferica quindi, nonostante gli 8.407 voti ricevuti.

A questi dati andrebbe comunque applicato un correttivo (a favore delle elezioni 2012) dovuto al fatto che dal 2007 al 2012 il corpo elettorale è diminuito di circa 700 elettori.

Comunque è vero che il voto ci parla di astensione e disaffezione, cosa che dovrebbe far ragionare tutti per non finire come negli Stati Uniti dove da tanto tempo a decidere è una piccola percentuale di elettori ( è vero che lì l’elettore ha anche l’incombenza di doversi andare a registrare ogni volta mentre noi almeno in questo siamo messi molto meglio :-))

La percentuale cui ti riferisci dell’88% riguarda in effetti le elezioni politiche 2006 (88,97), anche nel 2008 l’affluenza fu alta (88,75). Quindi un dato costante è che alle elezioni comunali si va a votare meno sia al primo turno che al ballottaggio, capita che alle comunali si voti meno addirittura rispetto alle elezioni provinciali e regionali e questo vale in generale anche per gli altri comun.i Può sembrare strano ma è così, il comune è l’ente più vicino ai cittadini ma è anche quello dove gli elettori vanno a votare meno, forse perchè non c’è la TV?:-)). Con la situazione economica e politica attuale mi sa che anche l’affluenza alle politiche potrebbe registrare un calo nonostante il voto di “protesta” verso i grillini. Tu che dici?

ciao
Mimma

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