FORUM: San Donato

23/05/2012 15:12:47 - -senza titolo- lungo - (Mimma d. Gentile)


Rocco, spero mi permetterai di darti del tu di chiamarti per nome, forse non lo sai ancora ma a recsando si usa così, il cognome lo adoperiamo solo all’interno del messaggio per evitare confusione tra persone con lo stesso nome. Se però preferisci il lei e il cognome, basta dirlo e mi adeguerò.

Come già detto, l’obiettivo che ci eravamo posti di avere un consigliere comunale è stato mancato per un soffio e se pochi altri tra i nostri elettori fossero stati al correnti che l'attribuzione del consigliere viene fatta in base ai voti di lista, a quest’ora avremmo 1 consigliere e quindi non staremmo a parlare di sconfitta (e anche di sbagli immagino) perché l’obiettivo che ci eravamo prefisso sarebbe stato raggiunto. (invece il risultato di 740 voti l’avremmo comunque definito non rispondente al lavoro fatto).

Gli elettori, dici, potrebbero anche avere voluto premiare altri consiglieri uscenti. Secondo te sulla base di quali criteri questo potrebbe è avvenuto? Su una maggiore ” rete” di conoscenze, sulla diffusione di volantini personali, sul maggior lavoro fatto sul territorio, sulla maggiore competenza, passione e preparazione dimostrata in consiglio comunale, sulla qualità degli interventi in consiglio comunale , sulla bontà dei contenuti e delle battaglie in 5 anni di mandato, sul numero di interventi in C.C. e sulla loro efficacia, sul numero di applausi o di fischi, sulla simpatia o sull’antipatia, sulla stima, sulla disistima, sul raccontar balle sul conto deglia altri, altro... Puoi aggiungere tu quegli elementi che da sociologo ritieni pertinenti e d eliminare quelli che ritieni non c’entrino nulla: magari potrai fornire una risposta tecnica-professionale, sempre che tu abbia seguito un pochino la vita politica e il consiglio comunale di questi 5 anni, se no, per fare un’analisi puntuale, ti mancherebbe un elemento importante.

A proposito, sai che c’è un candidato consigliere della coalizione di centro destra (che tra l’altro si chiama Rocco come te :-)) che ha ricevuto centinaia di preferenze in via Di Vittorio perché è una persona lì molto conosciuta ma SOLO perché ha un bar in quella via? In questo caso come definirestii, da sociologo ed anche da semplice elettore, tutte queste preferenze per una persona nota in un singolo quartiere ma per motivi che nulla hanno a che fare con l’attività politica o con altri impegni similari? Gli elettori (che hanno ragione “a prescindere” direbbe Totò) hanno ragione sempre o hanno torto solo quando votano la parrucchiera o il dottore o l’igienista dentale di Berlusconi? E se qualcuno non viene “premiato” ha torto lui sempre e comunque, per definizione mentre, non so, Calculli ha sempre ragione perché è stato votato?

Per quanto riguarda la mia analisi, dici che non hai nulla da eccepire, detto da un sociologo mi fa piacere ma dici che manca l’analisi degli errori della Federazione della sinistra: puoi indicarmene qualcuno tu? Forse con gli elettori rende di più cominciare a impegnarsi su qualcosa solo un anno prima delle elezioni e “fare” la macchina elettorale 4-5 mesi prima delle elezioni invece che svolgere l’attività politica in consiglio comunale e sul territorio per 5 anni, magari proporzionata alla propria forza numerica? Può essere, ma tu da osservatore e da sociologo che riflessione faresti su questo?



Perché metti tra virgolette una frase che io non ho mai scritto? Io ho scritto “ a prescindere dalla legittima e comprensibile soddisfazione di chi ha vinto” e non mi riferivo a te ma in generale. La mia mi sembra una frase pacata e senza alcuna polemica nei confronti di chi ha vinto, quello invece di pensare che chi vinto ha ragione per il fatto di aver vinto e chi ha perso ha torto per il fatto di aver perso, questo mi lascia un po’ meno convinta. Ognuno deve fare le valutazioni sul risultato ma se chi ha perso è sempre responsabile di torti ed errori solo perché ha perso ( di poco o di tanto che sia) e chi ha vinto invece ha sempre ragione e non ha sbagliato nulla (comunque e a prescindere) tutti i “perdenti” di questo mondo e della storia, sarebbero sempre dalla parte del torto, a prescindere che le loro ragioni siano giuste o no, avrebbero comunque sbagliato e sarebbe tutta colpa loro se perdono o finchè perdono e tutti i vincenti avrebbero invece ragione finchè vincono, a prescindere da quel che sono o da quel che fanno ( non so: Spartaco contro Roma, Mandela/governo segregazionista finchè è durato, Berlusconi/ contro ... vedi tu chi vuoi metterci). Insomma la realtà è un pochino più complessa e penso che tu dovresti saperlo meglio di me, anche grazie ai tuoi studi. Se invece “dalla parte del torto” è intesa nel senso indicato tanti anni fa dal Manifesto , posso riconoscermi.

Naturalmente puoi dare la tua rappresentazione di errori, torti e ragioni di tutte le parti, a partire da noi ovviamente. Magari potresti anche spiegarci perché secondo te 5 anni fa Taverniti ha perso e Dompè ha vinto (quando una coalizione vince, per esempio, quanto incide il fatto che nei 5 anni precedenti il governo dell’altra coalizione sia stato cattivo o magari pessimo?).

Buona giornata
Mimma

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