FORUM: Varie

27/05/2012 20:06:49 - Lo diceva anche Dostoevskii... - (Giorgio Soave)
"Io preferirei trascorrere tutta la vita in una tenda kirghisa," esclamai, "piuttosto che inchinarmi all'idolo tedesco.
Il metodo tedesco di ammucchiare ricchezze. Non sono qui da molto tempo, però quello che ho già avuto modo di vedere e di costatare, rivolta il mio sangue tartaro. Giuro che non voglio virtù come queste!
"Ieri sono riuscito a fare nei dintorni un giro di forse dieci miglia. Ebbene, è precisamente come si legge nei libriccini moralisti tedeschi illustrati; ovunque, in ogni casa, c'è il suo 'Vater', straordinariamente virtuoso ed eccezionalmente onesto. Così onesto che fa paura avvicinarglisi. Io non posso soffrire gli uomini onesti che fa paura avvicinare. Ognuno di questi 'Vater' ha la propria famiglia, e la sera leggono tutti ad alta voce dei libri istruttivi. Sopra la casetta stormiscono olmi e castagni. Il sole tramonta, c'è la cicogna sul tetto e tutto è insolitamente poetico e commovente.
Tutti lavorano come bestie, e tutti ammucchiano denaro come giudei.
Dopo una cinquantina o una sessantina di anni, il nipote del primo 'Vater' realizza effettivamente un notevole capitale e lo trasmette al proprio figlio, questo al suo, quest'altro al suo e, dopo cinque o sei generazioni, viene fuori il barone Rotschild in persona oppure Hoppe e Co. o il diavolo sa chi.
Ebbene, signori, non è forse uno spettacolo meraviglioso? La fatica di un secolo o di due secoli, di generazione in generazione: pazienza, ingegno, onestà, dirittura morale, carattere, fermezza, calcolo, cicogna sul tetto! Che volete di più? Niente è più sublime di questo, ed è proprio da questo punto di vista che costoro iniziano a giudicare il mondo intero e a condannare a morte i colpevoli, cioè quelli che appena appena non somigliano a loro.

Dostoevskii, "Il Giocatore" (1866)

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