FORUM: San Donato

26/06/2012 17:55:34 - Trasparenza: Solo uno slogan elettorale? - (Luigi Verdicchio)
Gianfranco,
speravo di avere spiegato e di essere capito circa la cautela con la quale ragiono quando si tratta di regole democratiche e di serietà nella trattazione dei provvedimenti dell’Amministrazione comunale.

La partecipazione dei cittadini è una gran bella parola ma i principi su cui si fonda la democrazia non scherzano.

Quest’ultima, parte proprio dalla considerazione che le elezioni sono istituite perché i 33 mila sandonatesi non possono (e non vogliono) andare in Consiglio comunale.

I compiti e le funzioni dei consiglieri sono previsti dalle leggi a garanzia dei cittadini. Sarebbe opportuno che ci leggessimo lo Statuto comunale, il quale raccoglie innanzitutto tutte le disposizioni legislative a alcune peculiarità stabilite dallo stesso consiglio comunale.

Voglio darti un’idea più precisa delle prerogative che la legge assegna al consigliere comunale.

Lo Statuto del Comune di San Donato all’Art. 21 comma 3, recita: “I Consiglieri Comunali rappresentano la comunità ed esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato, con piena libertà d'opinione e di voto nella consapevolezza di essere al servizio dei cittadini. Sono responsabili dei voti che esprimono sui provvedimenti deliberati dal Consiglio.”

Allora io penso che spetti principalmente ai consiglieri comunali, se lo ritengono opportuno, consultare su determinati importanti argomenti più cittadini possibile, ma poi devono essi assumersi la responsabilità della decisione.

Il resto rischia di essere puro esercizio demagogico.

Detto tutto ciò, anch’io gradisco poter leggere i documenti del Consiglio comunale, ma senza avere la pretesa di determinarne i contenuti.

Ciao
Luigi

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credo ci siano almeno 2 modi per fare politica e mettersi al servizio dei cittadini, uno è quello che una volta eletto, perchè inserito in lista e votato, decidere autonomamente su cosa si pensi essere “giusto”, secondo linee o imposizioni partitiche, pensiero politico, etc.





Una bella differenza.

ciao Luigi
gf
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> <-Da quanto si evince dal documento pubblicato da 5 stelle (grazie!!) non si riesce a capire se escludendo la videoripresa che sarà istituzionale (quale sistema?)si possa fotografare, chi, dove, quando e se bisogna richiedere preventivamente il consenso anche per le foto, o se rimane occultata in quella frase: ” è tassativamente vietata ogni altra forma di registrazione.......”
>
><-E che dire del : “E’ vietato audioregistrare.... a meno che non si chieda il permesso 7 gg prima....”, questa è peggio del cartello........



>Gianfranco, da queste tue considerazioni si può capire il perché si sia restii a rendere pubblici gli atti che vengono presentati in Consiglio comunale.
>Non si può pretendere che i loro contenuti, non ancora definitivi, siano discussi su recsando o su un qualsiasi social network da persone che, ovviamente, non possono avere la conoscenza diretta dei dettagli e delle motivazioni che sono dietro ad un dispositivo.

>Il Consigliere comunale eletto in rappresentanza dei cittadini ha facoltà di recarsi presso gli uffici o nell'ambito delle commissioni che verranno istituite il 29, per ottenere ogni preventivo chiarimento al fine anche di presentare propri emendamenti.
>Il cittadino ha tutti i diritti di esprimere i suoi punti di vista circa le decisioni assunte dall'organo democratico preposto.

>Potrebbe, invece, il singolo consigliere o il gruppo consiliare, coinvolgere alcuni cittadini esperti nella materia al fine di preparare adeguatamente la sua partecipazione attiva al Consiglio comunale.


>Insomma Gianfranco occorre candidarsi e farsi eleggere per avere legittimità di discutere e opportunità d'incidere sulle scelte del Consiglio comunale. :-)))

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