FORUM: San Donato

29/08/2012 15:04:18 - Una sensazione di deja vu - (Daniele Borriero)

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>Per quanto riguarda la situazione Sandonatese, ritengo sia opportuno attendere che l'eventuale progetto sia terminato e disponuibile prima di avventurarsi in giudizi/critiche o quanto altro che al momento è assimilable all'aria fritta.
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Vero anche questo, anche se per me è già criticabile l'idea dello stadio più annessi e connessi in una città dormitorio a cui dà fastidio anche la musica dell'Artea (questa è una constatazione, non una critica: San Donato è una città dove si vuol stare tranquilli prima di tutto e... la vita, si sa, è altrove), figuriamoci un'eventuale Lady Gaga (o chi per essa) in concerto allo stadio :-)
Ma se vogliamo, ho una sensazione di deja vu in tutto questo, come se tutto quello che accadrà fosse già accaduto. Se China vuole, il progetto piacerà: non si può dir di no, l'opportunità, posti di lavoro, benefici, territorio, cogliamo al volo se no vanno altrove etc etc (che sia il Blue residence, VI palazzo Uffici o l'Ikea ho sempre la sensazione di sentire le stesse parole), qualche rotonda, uno svincolo, tre prati e un po' di soldi, con cui rifare i giochi dei parchi, quattro strade e il parco snam. Ci sarà qualche raccolta firme, a cui aderiranno un po' di persone, e anche qui "attacchi politici, bene della città, democraticamente eletto, uscire dalla crisi, etc etc", articoli sui giornali, tutti contenti, soddisfatti... poi tra 5 anni il taglio del nastro, la campagna elettorale, le critiche dell'opposizione a quanto realizzato, poi ancora silenzio... fino a quando i decibel e le auto invaderanno San Donato e i cittadini sgomenti cominceranno a telefonare alla polizia locale, all'URP, al sindaco in carica, che darà la colpa a quello precedente, reo di aver commesso errori nella trattativa.
Allora sorgeranno i comitati, articoli di giornali, raccolte firme, proteste su Facebook etc etc
E come sempre, sarà troppo tardi e inutile.
Perché per allora ci si sarà resi conto che per lo stadio saranno necessarie altre strutture e altre colate di cemento. I cinesi compreranno qua e là, villette da abbattere, capannoni da smantellare, magari una ferrovia da raddoppiare :-)... E via, la strada è aperta.
E non ditemi che sono pessimista. Questa sensazione di deja vu - perché da Italia 90 in poi quante volte è andata così - che mi attanaglia mi impedisce di considerarmi tale.

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