FORUM: San Donato

05/10/2012 12:28:04 - Un attimo di idee confuse ....iniziamo a fare chiarezza - (Daniele Borriero)

> Sig. Verdicchio, io non intendo convincere proprio nessuno ma sono convinto che sono le ideologie che ci fregano.


Per me sono solo le persone che si nascondono a volte anche dietro alle ideologie a "fregare".
Tra l'altro tu citi solo fascismo e comunismo, abbinandole pur essendo in contrapposizione, e non citi socialismo, liberalismo e tutte le teoria economiche che promuovono il capitalismo, o anche l'illuminismo che fu alla base della Rivoluzione Francese.
Semplificare anni di storia attribuendo delle responsabilità alle "idee", alle "teorie" senza andare a cercare le ragioni storiche per cui le "idee" si sono imposte mi sembra riduttivo,. Andiamo a vedere all'inizio del secolo scorso come erano le condizioni dell'Italia e degli italiani dopo la grande guerra e si comprenderà il perché le idee marxiste assunsero credibilità in una certa fascia della popolazione, e perché di lì a poco il fascismo sarebbe stato promosso da un'altra parte degli italiani che le riteneva pericolose. Andiamo a vedere anche la maturità dell'Italia unita e le capacità di una classe politica ignava e incapace di accogliere le istanze delle classi più deboli e di una popolazione disgregata (problema che si riflette ancora oggi): il comunismo non è stato, in Italia, imposto mai a nessuno. Il fascismo sì, perché aveva nella sua teoria e nella pratica l'uso della violenza, questo secondo Giovanni Gentile e Benito Mussolini "Anzitutto il fascismo, per quanto riguarda, in generale, l'avvenire e lo sviluppo dell'umanità, e a parte ogni considerazione di politica attuale, non crede alla possibilità né all'utilità della pace perpetua (...) Lo Stato fascista è una volontà di potenza e d'imperio. La tradizione romana è qui un'idea di forza. Nella dottrina del fascismo l'impero non è soltanto un'espressione territoriale o militare o mercantile, ma spirituale o morale." http://www.polyarchy.org/basta/documenti/fascismo.1932.html
Questo è il fascismo. Chiaro, lampante, non offre dubbi sull'interpretazione.
A volte ho la sensazione che non si sia mai fatta una rilettura adeguata della nostra storia del Ventennio, per cui sia più facile per noi giustificare le nostre nefandezze di neo-italiani nel Novecento cercando altrove altre responsabilità che non ci competono http://it.wikipedia.org/wiki/Crimini_di_guerra_italiani.
Noi siamo stati fascisti, lo siamo diventati con il consenso (di non pochi) e la violenza di altri, noi dopo la guerra, persa, ci siamo trovati tutti non fascisti e tutti "alleati" agli USA.
Ed ora ci ritroviamo improvvisamente anticomunisti.
Ma se non siamo più fascisti, né comunisti, oggi, cosa siamo?
Perché è questo che mi interessa.
Senza teoria e idee non si fa politica: il bene è un concetto astratto.
Io vedo un'Italia ancora divisa.
La lotta di classe sembra non esistere più, perché alla coscienza di appartenere ad una classe si è volutamente sostituito l'individualismo (un altro ismo...) con cui ognuno ragiona per sé, senza solidarietà e senza idee. Noto molta acrimonia, senza che essa trovi un adeguato sfogo positivista.
Tanta gente si lamenta, critica, prova disagio, ma continua a fare scelte o a non farle, in maniera da non cambiare, in meglio, la situazione attuale e da trovare unità in senso positivo. Ci si attacca a una sterile critica delle teorie marxiste, ma cosa si è proposto in alternativa?
Il WTO? La BCE? Lo Spread? Il governo tecnico?
Posso condannare le ideologie, se volete, ma datemi un'alternativa credibile, perché a me sembra che un secolo di storia sia passato invano e ci si ritrovi ora ai tempi di De Pretis.

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