FORUM: Varie

09/10/2012 11:37:22 - si provasse a partire da questa riflessione - (Andrea Lanzoni)
Non so in quale epoca storica sia avvenuto, ma il "peccato di omissione", che ogni cristiano confessa ogni domenica, un giorno fu sublimato nella "virtù della prudenza".

A quel punto è nata la biforcazione per cui ogni volta che non si agisce non é mai "omissione", é sempre "prudenza".

Il pseudo valore della prudenza si é poi man mano auto-incensato: la prudenza non é mai troppa, sempre meglio agire con prudenza, etc.

Una persona prudente viene considerata come una persona riflessiva che sa ponderare le scelte (mai che si dica la verità e cioè che il prudente sfrutta questa pseudovirtù come alibi per non fare scelte).

Speriamo che i prudenti no0n prevalgano anche in questo sinodo.




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