FORUM: San Donato |
27/10/2012 21:11:31 - Un'idea contro il furto delle biciclette - (Daniele Borriero) |
Grazie per la risposta. E' vero, il suk č su territorio milanese, e spero a questo punto che si possa trovare un accordo con Milano, dove hanno sede gli altri mercatini. Io cerco di portare la mia esperienza di appassionato ciclista e, pių recentemente, di collezionista di bici pre-belliche. Per la mia passione ho frequentato mercatini di vario genere. I tre che ho indicato mi sono sembrati quelli dove non č difficile entrare in contatto con merci di provenienza quanto meno dubbia: per portare un esempio, una volta ho visto su una bancarella generalista un telaio MTB in carbonio, offerto a un prezzo vantaggioso. Ora, non credo che un tale pezzo sia alla portata di un robivecchi né che si possa trovare in una cantina da sgomberare, ma anche volendo denunciare la cosa nessuno avrebbe potuto stabilire con certezza l'origine illecita del pezzo. Non sarebbe corretto fare di tutta l'erba un fascio: esistono operatori corretti anche al suk e molte bici sono di provenienza onesta, anche se alla fin dei conti risulta difficile discernere e consiglierei di non effettuare comunque alcun acquisto ( a meno che non sia proprio palese l'origine da "cantina sgomberata" della bici o che si conosca bene l'operatore e come opera) . L'antifurto pių diffuso tra i ciclisti pendolari sembra sia la "bici vecchia", a livello quasi di rottame. Queste bici da qualche decina di euro vengono fissate con catene di valore inferiore, puntualmente e periodicamente rubate e successivamente ricomprate, spesso in questi mercatini. Un giro vizioso che si autoalimenta e che si potrebbe interrompere chiudendo appunto alcuni canali, almeno a livello locale. Un antifurto che sembra riscuota pių fiducia della marcatura. Anche marcandola, credo che poche persone lascerebbero la loro bici nuova incustodita alla fermata della metro. Questione d'abitudini consolidatesi negli anni. Va da sč che una buona catena e un buon lucchetto costano parecchio e non sono che un deterrente, pių o meno efficace (in pratica richiedono solo attrezzi pių efficaci e un po' di tempo in pių per lo scasso). Se non fosse praticabile il divieto di vendita delle due ruote, lo si potrebbe concentrare in determinati orari, diciamo cosė, alla luce del sole, in maniera da effettuare controlli capillari e renderle visibili anche agli utenti... precedentemente derubati. Va da sč che le mie sono semplici osservazioni che sperano di portare un piccolo contributo per tentare di risolvere un problema che sembra irrisolvibile, perdurando da anni. L'altro giorno nel cortile di casa mia i ladri hanno effettuato l'ennesima pulizia, portando via anche stavolta le bici nelle rastrelliere. |
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