FORUM: Varie |
28/10/2012 06:22:26 - Questo è grave.. - (Giorgio Soave) |
Ci avrei giurato che il caso Sallusti avrebbe portato a questo. Ricordiamo che Sallusti doveva finire in galera, come editore responsabile di un articolo scritto da un articolista che non avrebbe dovuto neanche stare in redazione (renato Farina, alias agente Betulla, giornalista espulso dall'Ordine che scriveva su Libero sotto lo pseudonimo di Dreyfus). Nel processo per diffamazione, non essendo stato identificato l'autore dell'articolo, era stato condannato Sallusti come editore responsabile. A una condanna in primo grado, dopo 5 anni, è seguita la sentenza di appello, che di solito si risolve in una multa fino a 5000 euro (di solito pagata dall'editore); ma all'appello l'avvocato di Sallusti non si è presentato (cosa che andrebbe spiegata; s'è mai visto un avvocato che non si presenta in tribunale ?) e il tribunale non ha potuto che confermare la condanna a 14 mesi (che avendo già Sallusti precedenti condanne diventa esecutiva). Insomma il carcere per Sallusti non è dovuto auna legge iniqua, ma a una "svista" dell'avvocato di Sallusti, di cui sarebbe da approfondire la ragione. E siccome i giornalisti sono bravi a difendere la loro categoria, la condanna di Sallusti ha suscitato grande clamore e giustificato una nuova legge, che abolisce il carcere per diffamazione, ma lo sostituisce con multe esagerate. Un'occasione d'oro per il mondo politico, da sempre sotto tiro dei giornalisti. La nuova legge permette a chiunque di querelare e chiedere i danni a un giornale che pubblichi notizie che quello ritiene lesive della propria immagine, ANCHE SE VERE. Insomma non si può più scrivere che il tale è finito in galera, anche se è vero, perchè si rischia la rovina finanziaria. Il mondo politico così si è ben tutelato. De senato nihil nisi bonum... |
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