FORUM: Varie

31/10/2012 17:02:44 - io la penso così - (Andrea Lanzoni)
> L'azienda non ha all'interno agenzie di collocamento.

Infatti. Non penso nemmeno che debba cimentarsi a crearne, soprattutto se é una PMI.
Oggi però si paga una fee nell'ordine del 10-15% ai vari Adecco, Manpower, etc. per cercare lavoratori.
Benissimo. L'azienda può pagarli per trovare un lavoro per la persona con cui il rapporto si é ormai deteriorato e che per il bene di entrambi é meglio divorziare.
Ciò che non va bene é che o si é contrari ad ogni forma di divorzio aziendale (CGIL) o, dall'altra parte, si vuole poter licenziare lavandosene allegramente le mani.

>>Meglio sarebbe dare una buona indennità e creare condizioni di mercato libere in cui si possa trovare in tempi brevi un altro lavoro dignitoso.
>Resta comunque il fatto che per chi ha un salario modesto e ha lavorato per anni in un'azienda, il suo licenziamento senza giusta causa, che poi è senza ragione, risulti drammatico sia sul piano economico che su quello umano.

In pratica hai dato già la risposta, l'indennità é un eccellente affare per un trentenne, un dramma per una persona di mezz'età.
Anche dal lato aziendale sono contrario agli incentivi monetari all'esodo: se un'azienda ha degli esuberi vuol dire che ha troppi costi che non riesce a coprire con il fatturato; chi ha esuberi é quasi sempre in una fase di crisi. Quando un'azienda é in crisi la cosa che più manca é la liquidità: pagare buonuscite é come chiederle di svenarsi.
Pagare invece una ragionevole commissione ai vari Adecco, etc. costa molto meno.

E' chiaro che devono essere messi paletti ragionevoli. Io ho scritto di "X" delta sugli spostamenti e sullo stipendio. In fase di elaborazione di legge si potrebbe arrivare alla definizione di come rendere le "X" eque.

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