Premesso che la brutta situazione in cui si è trovata la moglie di Christian solleva delle lecite preoccupazioni da parte di tutti, vorrei condividere una considerazione personale riguardante l’insensato passaggio dal piano della sicurezza individuale al piano politico, perché, come cercherò di argomentare, si rischia di portare la discussione su un binario morto che non aiuta nessuno.
Negli ultimi 5 anni credo si sia avuta la dimostrazione netta che nemmeno un’Amministrazione che ha basato tutta la sua campagna elettorale sulla sicurezza sia riuscita, durante il suo mandato, a migliorare la situazione in modo apprezzabile. Il motivo è che i poteri di Pubblica Sicurezza dell’Amministrazione Comunale sono davvero limitati: non dispone di forze preparate ad affrontare situazioni di pericolo e non ha gli strumenti adeguati per effettuare indagini sui reati commessi.
La sicurezza delle persone e del patrimonio spetta in primo luogo ai Carabinieri, che dipendono dal Ministero della Difesa, ed alla Polizia, che dipende dal Ministero dell’Interno; dall’Amministrazione Comunale dipende invece la Polizia Locale che ha altri compiti complementari: il rispetto del Codice della Strada e dei Regolamenti Comunali, eseguire controlli in materia ambientale ed amministrativa e rappresentare un avamposto dell’Amministrazione in città per instaurare un dialogo diretto con i cittadini (concordo sul fatto che quest'ultima attività necessita di un netto miglioramento qualititativo, ma questo è un discorso a parte) Pretendere che i due agenti dell’unica pattuglia in servizio nel turno serale riescano da soli a tenere sotto controllo tutto il territorio comunale è quindi una palese illusione.
In tema di sicurezza questa Amministrazione Comunale intende creare delle sinergie tra le forze dell’ordine esistenti sul territorio, per intervenire nel modo più coordinato possibile evitando sovrapposizioni o, peggio ancora, ambiti di non intervento da parte di nessuna forza, e soprattutto organizzare un sistema urbano che scoraggi i malviventi e renda più difficili i tentativi di furti, rapine e aggressioni, attraverso una gestione del territorio che prevede l’eliminazione di siepi o altri anfratti dove i malintenzionati si possono nascondere, il miglioramento dell’illuminazione lungo i percorsi pedonali, la realizzazione di un sistema di videocontrollo efficace del territorio ed il monitoraggio costante dei varchi di accesso e di uscita dalla città.
Infine, in attesa di implementare questi obiettivi, come per i furti delle biciclette esistono delle pratiche che ne diminuiscono sensibilmente le probabilità, anche nel campo della sicurezza vi sono dei comportamenti che diminuiscono di molto i possibili contatti con malintenzionati, come ad esempio evitare di percorrere zone buie da soli, non addentrarsi in parchi o parchetti non illuminati nelle ore serali (l’installazione di nuovi lampioni richiede tempo) ed evitare di girare mostrando oggetti di valore che possano attirare attenzione.
RecSando
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