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A proposito di ACS... (mes #100755)
di Manolo Lusetti
il 04/12/2012 12:33:03
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messaggio letto 859
volte
(3 risposte)
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Dato il proliferare di articoli e commenti circa l'ultimo Consiglio Comunale, riteniamo opportuno riportare per intero il comunicato stampa del PDL diramato venerdì mattina. Una posizione di critica responsabile che mi pare proprio azzeccata, viste le notizie uscite in seguito riguardo il futuro di ACS, le quali erano assolutamente sconosciute alla minoranza.
San Donato Milanese – “Per decidere seriamente sul futuro di un bene della collettività e sulla sorte dei dipendenti di ACS non può bastare udire una relazione verbale in Aula! Servono dati precisi, elaborati e consegnati in tempo utile ai Consiglieri Comunali perché possano esaminarli con la dovuta attenzione. Diversamente significa che il Sindaco ha già deciso sulle sorti di questa realtà, da solo, e vuole andare avanti da solo nella nebbia più fitta: altro che trasparenza”. Così affermano i Consiglieri del PDL Manolo Lusetti e Vincenzo Di Gangi, che proseguono: “siamo stati costretti ad abbandonare l’Aula insieme con tutti i colleghi della minoranza (Insieme per San Donato e M5S) perché ci è stata negata una proroga di 7 giorni sulla decisione da prendere, a fronte di 150 pagine di documenti su ACS arrivati per mail la sera prima del Consiglio alle ore 18.45! Un modo di fare che oltraggia non solo la dignità e la responsabilità dei Consiglieri, ma anche i Cittadini e i dipendenti dell’azienda, data la posta in gioco”. Il Consigliere Lusetti prosegue perentorio: “Dicono che i documenti dati all’opposizione sono gli stessi che ha in mano l’Amministrazione? Peggio ancora: sono tutti riferiti al passato, manca totalmente la visione futura; non oso dire un piano industriale, ma almeno un piano strategico che risponda alle domande essenziali: come verrà liquidata la società? Chi paga e come il Commissario liquidatore? Quali beni del Comune/ACS saranno venduti per ripianare le perdite: gli appartamenti o le farmacie? I creditori in quali tempi e modi saranno pagati? I crediti di ACS come saranno riscossi? Chi gestirà i servizi erogati da ACS? Con quali costi? E soprattutto: che fine faranno i dipendenti, ben sapendo che la Legge Finanziaria impedisce ai Comuni di aumentare le spese del personale? Potremmo anche concordare sulla liquidazione –conclude Lusetti- ma ci devono dire come: al buio si va solo a sbattere. Vorrei vedere in quale realtà privata un consiglio d’amministrazione avesse il coraggio di prendere simili decisioni con tale leggerezza, senza essere poi linciato dall’assemblea dei soci: i nostri soci sono i Cittadini”.
Saluti a tutti i lettori.
Manolo Lusetti |
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