> >In ogni caso bisognerebbe vedere che tipo di lavoro hanno trovato in pochi mesi.
Tantissimi anni fa, quando ancora frequentavo l'Università da lavoratore studente, il Professore di Economia dedicò alcune lezioni alla disoccupazione. In particolare il dato complessivo su chi non trova lavoro è principalmente composto da due tipologie di disoccupazione, ben definite dalla scienza economica. La prima è la disoccupazione "strutturale" relativa a chi non trova un lavoro in assoluto, che è ovviamente quella economicamente più significativa, la seconda viene invece definita disoccupazione "frizionale" ed è quella che riguarda chi, seppur in cerca di un lavoro, quando lo trova non lo accetta perché non è compatibile con le sue aspettative. Questa seconda tipologia di disoccupazione (che denota uno scarso adattamento al lavoro disponibile ed ha incentivato un rilevante flusso migratorio dall'estero ed in particolare da paesi extracomunitari) è quella che in questo momento fa aumentare notevolmente il dato percentuale tra i giovani italiani in attesa di occupazione. E' evidente comunque che la situazione geoeconomica italiana comporta un significativo numero di inoccupati "frizionali" al Nord mentre è maggiore la disoccupazione "strutturale" al Sud. Esistono poi altre tipologie di disoccupazione che sono più marginali denominate "stagionale" e "ciclica" che comunque mantengono una percentuale abbastanza stabile nelle diverse situazioni economiche. |