> un eccessivo avanzo è sintomatico del fatto che non si siano fatti investimenti. Quindi altro che gongolare, una parte poteva essere benissimo utlizzata ad esempio per pagare i debiti verso acs (che ammontano, da due diligence dataci dalla maggioranza in settembre a 2,2 milioni). Così facendo la società poteva essere salvata dalla liquidazione e i dipendenti non rischiare i posti di lavoro.
Pagare debiti (correnti) dell'ACS non c'entra con fare o non fare investimenti. In ogni caso il problema dell'ACS, anche senza l'onere del parco, è quello del rilancio del core business delle farmacie. Purtroppo questo non c'entra con l'attività del liquidatore. Mentre si fanno (lentissimamente) i passi della liquidazione non c'è nessuno che si occupi di far andare avanti redditiziamente le farmacie i cui ricavi nel 2013 sono in caduta libera.
Purtroppo è prevalsa la concezione pavida che i dipendenti siano dei costi e non dei potenziali centri di ricavo, se saputi utilizzare con la dovuta managerialità. Si é voluto invece confermare la persona scelta dal fallimentare precedente Presidente di ACS e il liquidatore non é altro che un semplice commercialista, ovvero con un background professionale che non ci azzecca per niente con far crescere un business (e i risultati si vedono).
RecSando
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