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Parco sulla Campagnetta - come conservarlo, senza amnesie  (mes #105636)
di Enrico Coviello il 28/05/2013 18:00:54

messaggio letto 940 volte
(2 risposte)


Andrea,
prendiamo atto che non intendi rispondere nel merito, in particolare sulla questione delle strade che rischiano di compromettere il Parco della campagnetta e il parco della Vettabbia-valle dei monaci.
La lunga storia della campagnetta ci ha insegnato che in questa vicenda silenzi ed amnesie non sono casuali.

Nell' incontro pubblico in Via Di Vittorio della scorsa settimana il Sindaco di San Giuliano ha menato il can per l' aia sulle espresse richieste relative alla strada Civesio-Via Emilia che correrebbe proprio al termine del parco (da Via Como, all’ altezza degli ultimi edifici di Via Di Vittorio), dicendo che "non si sa ancora se sarà viabilistica o ciclopedonale".

Nei fatti l' attuale PGT di San Giuliano (parte II pag. 123) prevede espressamente la "trasformazione di Via Como in asse di organizzazione del nuovo intervento residenziale e di collegamento alla Via Emilia attraverso il sottopasso della ferrovia, attualmente in disuso” con il “collegamento viabilistico tra il capoluogo e la frazione di Civesio” (parte I p. 22). Per cui se si intende giustamente evitare la strada la scelta formalizzata impegnandosi a modificare il PGT. http://www.sangiulianonline.it/comune/pgt/

La stessa sera si è parlato nuovamente di “sbocco” della Via di Vittorio su Via Marcora: lungi dal risolvere i problemi della via una tale strada spezzerebbe irrimediabilmente a metà il Parco portando traffico dove ancora non c’è (e non avrebbe nulla a che fare con la sicurezza da alcuni sbandierata, per garantire la quale basterebbe come in tanti parchi un tracciato in verde armato o sterrato riservato esclusivamente a mezzi di soccorso ed emergenza).

Per questo l’ attenzione dei cittadini resterà alta e si continuerà a chiedere risposte nel merito, confidando se necessario di portare nuovamente le amministrazioni di ogni colore a correggere scelte sbagliate.

Per rimediare alle amnesie ultimamente molto frequenti (anche nell’ incontro dell’ altra sera) vorrei poi ricordare che il primo documento urbanistico in cui compare l’ idea di costruire sulla Campagnetta è della Amministrazione Taverniti come dovrebbero ricordare molti dei protagonisti della attuale amministrazione. Nel “Documento strategico di inquadramento delle politiche urbanistiche” approvato l’ 11 novembre 2005 a pag 97 si prevedeva per l’ area dell’ ex canale navigabile “seppur in misura minima funzioni pubbliche (parco attrezzato…) e di edilizia sociale (in locazione o in acquisto) anche tramite l’ intervento di fondazioni”, e si prospettava uno “sbocco veicolare”.
http://territorio.comune.sandonatomilanese.mi.it/Sito%20Area%20Tecnica/pianificazione/documento_di_inquadramento/Documento_inquadramento_finale.pdf
Rifondazione non votò quel documento, e pochi mesi dopo con il voto contrario ai Piani Integrati di Intervento sulle aree centrali, uscì dalla maggioranza.
Nel suo intervento, tuttora consultabile nel sito del Comune, il capogruppo di Rifondazione tra i contenuti non condivisibili citò espressamente la costruzione di nuove case sulla campagnetta di Via Di Vittorio e la possibile strada di collegamento tra San Giuliano e Via Di Vittorio. Altri partiti e liste civiche scelsero invece di tacere e votare.
Sulle scelte urbanistiche i cittadini chiedono risposte chiare, che spesso decidono le sorti di una amministrazione, per cui è bene entrare nel merito delle questioni e garantire percorsi di partecipazione reale e non pilotata.
La mobilitazione di questi anni rende fiduciosi nei risultati ma anche vaccinati verso i silenzi.
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