>La gente si aspetta in cambio delle tasse che paga di avere qualcosa, spazi, servizi, e sicuramente anche dei parchi usufruibili e poi scuola, sanità, amministrazione della giustizia, manutenzione delle strade, pensioni etc. tutto quello a cui si è abituata da decenni e che culturalmente ormai fa parte del nostro modo di vivere.
Sicuramente in tempi di vacche grasse si riesce a fornire tutto quello che i cittadini chiedono in quanto è relativamente facile per l'Amministrazione reperire le risorse finanziarie necessarie. Quando invece la crisi morde, così come si comporterebbe un qualsiasi "buon padre di famiglia", anche il Comune deve finalizzare le risorse scarse verso le necessità primarie della collettività cercando di eliminare il voluttuario e risparmiare su tutto il resto. La mia considerazione sui parchi (che comunque può essere estesa anche ad altri servizi non primari) è che se già ci sono grossissime difficoltà a manutenere il Parco Mattei e per la Campagnetta si possono sfruttare gli oneri derivanti dalle concessioni in Via Ravenna, prima di impegnarsi con altri parchi pubblici l'Amministrazione deve garantire la sostenibilità del progetto. Ciò anche in considerazione che comunque San Donato ne ha già due di grandi aree verdi da offrire ai cittadini (Parco Mattei e Campagnetta), ubicate nelle zone forse maggiormente fruibili del suo territorio. Poi se dovessero tornare tempi migliori certamente si può sempre far di più. Se questi concetti vengono coerentemente spiegati ai concittadini non credo che, tranne i soliti bastian contrari, le persone di buon senso abbiano alcunchè da ridire. Se poi tu invece riferendoti alle gravose tasse pagate hai in mente gli sprechi, che sicuramente ci sono anche a San Donato, la loro eliminazione fa sempre parte dell'oculata gestione amministrativa del denaro pubblico che senza dubbio ha ampi margini di miglioramento anche nel nostro Comune. |