> >Ribadisco il concetto già espresso per i Sandocalling: visto che fanno un'opera meritevole e suscitano tanti complimenti, perché tutto questo anonimato?\n> >E' esattamente quello che volevo esprimere. > >Aggiungo : su Recsando ci siamo giustamente battuti contro i troll e si verifica l'identita' di chi si iscrive. Su recsando siamo presenti per nome e cognome. >Anche se non obbligatorio, e' buona regola compilare il profilo utente. Aiuta gli altri a conoscerci un pochino. >Perche' non lo si deve richiedere anche da coloro con i quali si collabora per iniziative meritorie? > >Ciao >Barbara
E anche questa è una questione solamente di comunicazione, di buona comunicazione. La sincerità, la trasparenza, quel tanto che basta, evita di alimentare i sospetti, le maldicenze, le incomprensioni, lo sanno anche i bambini, in qualsiasi ambito. Cosa trova un utente qualsiasi, riguardo a Athena e Sandocalling? Tante lodi, complimenti, ringraziamenti... poi guardi le foto degli eventi e vedi poche sparute persone, una percentuale infinitesima degli abitanti di San Donato... sicuramente alla festa della scuola di mia figlia, la Greppi, c'era molta più gente! In un'azienda privata... come sarebbe chiamato questo? E non capisce... ma chi sono questi per meritare tanta attenzione? Con una rapida ricerca in rete trova che Sandocalling raggruppa sostenitori del sindaco, un parente, qualche cognome noto... e quindi? Cosa dovrebbe dedurre, l'utente medio? Se poi collega questo alla sorte che propagandano altri giovani (vedi Club House)... insomma... è portato a fare anche deduzioni sbagliate... e non bisogna essere maestri della comunicazione per capire che occorre un minimo più di trasparenza per evitarlo, no? |