> Sì, ma quella magari è gente che viene dall'altro capo d'Italia. Cosa vuoi che sappiano del campeggio di Pavia e del passante ferroviario ? >A Milano e San Donato campeggi non ce n'è e gli alberghi sono cari. Così si sono arrangiati come potevano su un prato disabitato. >Magari qualcuno potrebbe dirgli dove rivolgersi per fare i loro bisogni, senza mandarli a Pavia. In attesa dei bagni pubblici di San Donato di cui c'è tanto bisogno.
Giorgio, forse ancora non hai capito. Non è un problema di bagni pubblici o docce calde la questione è di dignità della persona. Una comunità non può non avere soluzioni di emergenza per i casi di comprovata urgenza e difficoltà che presumibilmente costringono (se così è ovviamente) delle persone a vivere in una tenda piazzata in un giardino pubblico cittadino e non in un prato disabitato come quello di Cascina San Francesco. Esempio quest'ultimo che è stato sbandierato dall'AC come brillantemente risolto.
RecSando
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