Massimiliano,
grazie per la risposta. Anche io non mi sottraggo, anzi ti rispondo con la maggiore chiarezza possibile, perché questo dialogo non si interrompa. Cerchiamo di differenziarci da una Destra scomposta che anche su RecSando ha dato il meglio di sé, in alcuni suoi interventi, dimostrando di non sapere neppure cosa siano le anime.
Con il tuo intervento gli elementi del quadro si compongono sempre di più.
Prima di tornare a dare uno sguardo a cosa manca nella nostra ricostruzione, se manca, voglio rispondere agli inviti tuoi e di Mimma. E poi alla domanda che mi hai fatto.
- Sulla tua sollecitazione:
” Sergio dovrebbe però provare a non cercare di costruire fantasie e illazioni contro Rifondazione stravolgendo ogni cosa detta da me o Mimma. Rinnovo a Sergio anche l’invito ad informarsi da quelle persone del PD a conoscenza dei fatti e a lui più vicine. Sono sicuro che non si troverà nella condizione di sentire una versione diversa dalla nostra. Piuttosto si potrà verificare la situazione che per non danneggiare il PD (che è ancora il suo partito) gli venga chiesto di lasciare perdere questo argomento”.
Risposte:
a) Io ho costruito un racconto, con ipotesi di fantasia ma razionali, in base agli unici elementi disponibili in quel momento e cioè i documenti ufficiali del PRC e del Comitato di Centro Sinistra per Andrea Checchi (CCS per brevità da adesso in poi). E questo al fine di capire cosa fosse successo.
b) Contro Rifondazione? Credo di non aver detto nulla contro. Ho solo ipotizzato che ci fossero piani di discussione diversi. Il PRC privilegia gli impegni di un programma scritto, mentre il CCS le regole di comportamento, lasciando il programma “generico e generale” per usare le parole di Mimma, le uniche che conosciamo.
Non penso che ci sia nulla di Contro in questa interpretazione, se non il fatto di supporre che ciascuna delle parti, ma anche noi attenti ascoltatori, possiamo privilegiare una cosa all’altra, pur senza escluderne nessuna delle due.
Possiamo convenire su questo punto, che fin qui non c’e nessun contro da parte mia?
Il contro, se proprio lo vuoi trovare, te lo dico dopo, anche se io non cerco il contro ma un perché.
c) Mi inviti ad informarmi “da quelle persone del PD a conoscenza dei fatti e a “me” più vicine” .
Ripeto ancora, se avessi voluto farlo lo avrei fatto dall’inizio, ma così non ci sarebbe stata una discussione in Piazza. Ma non è proprio questo confronto, a cose fatte, che il PCR chiede, se interpreto correttamente le accuse, certamente forti, che Mimma lancia nel sul primo intervento? Dunque restiamo così in piazza. Io non farò quanto mi chiedi, non alzerò il telefono. E poi se anche lo facessi potrei, io, spiegare come si sono svolti gli incontri? Ovviamente no.
- Sulla tua domanda: “Per IdV hanno partecipato i loro referenti provinciali, perché i nostri no? Mi chiedo il senso di questa domanda, tuttavia questa è la risposta:….”
La domanda è stata posta perché non mi era chiaro il motivo dell’intervento del provinciale dell’IdV. Cosa lo giustificasse. Se ci sono stati motivi così importanti da modificare un accordo che in precedenza era stato preso con voi, forse la presenza del vostro provinciale era utile. Non ho capito se c’è stata.
- Su un tuo commento: ” Mi spiace deludere Sergio, non ci sono due anime nel PRC. Abbiamo sempre condiviso le scelte e le posizioni da assumere al tavolo col Centro Sinistra non solo come Direttivo, ma anche coinvolgendo gli iscritti e i simpatizzanti. Invece il “balletto” e le “due anime” erano presenti proprio dentro il PD.”
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E’ vero mi dispiace che la Sinistra non sia unita. Mi spiace molto.
Dai dati che abbiamo non è stato determinato cosa abbia portato a questa divisione che vede sempre la Sinistra dividersi in mille parti, ognuna con la sua verità, con le sue differenziazioni.
Tu mi dici che è all’interno del PD che ci sono due anime.
Sì, il PD è nato proprio dal tentativo di mettere insieme queste due anime, quella del vecchio PCI con quella della DC riformatrice e sociale. Le stesse due anime che con culture diverse ma concrete, avevano combattuto insieme nella Resistenza e poi dato vita alla nostra carta costituzionale firmata da Umberto Terracini ed Enrico de Nicola.
Due anime che collaborano e vogliono stare assieme anche quando le situazioni sono diverse da quelle di San Donato M.
Tu sai bene che a Milano non ha vinto le primarie un candidato del PD e a Napoli il PD si è lacerato. Pisapia è una personalità che viene dalla sinistra più vicina ai movimenti e più lontana dal Centro politico. Eppure, anche in questo caso, nel PD le sue anime si sono unite e la più moderata gli ha garantito il voto. Di anime perciò ne abbiamo e pure tanto sangue che ci dà la determinazione a lavorare insieme per non consentire più, a una destra ignobile, di governare le nostre città. Il nostro Paese.
E aggiungo, proprio per chiarire meglio, che se la mia ipotesi descritta al punto “b” fosse quella giusta e che questa pregiudiziale sui comportamenti fosse stata una forzatura all’interno della coalizione, oltre che di una parte del PD, la questione fondamentale è, e resta, che in una logica di coalizione in cui ci sono diverse sensibilità è necessario intendersi prima di costituire un’alleanza. Qualcosa, in questo momento ma anche prima delle Primarie, deve averlo impedito.
E tu Massimiliano, che sei un politico attento, non puoi trascurare il fatto che i
primi a chiedere chiarezza non sono i partiti, bensì gli elettori, se guardiamo ai risultati elettorali, anche locali. E dunque mi dispiace di quanto è avvenuto. Ma in politica le cose avvengono, sono dei dati di fatto dai cui iniziare di nuovo a comminare, senza ripicche.
Termino perciò con un invito al PRC e alla Coalizione di Andera Checchi. Adesso che gli schieramenti sono fatti confrontiamo i programmi e ascoltiamo gli elettori. Mi auguro che siano esigenti. Se cammineremo o no sulla stessa strada lo capiremo dai confronti, dalla gente che ci verrà ad ascoltare. Io credo che entrambi gli elettorati chiederanno di non disfare le cose che abbiamo fatto insieme in questi anni di opposizione. Facciamo politica e non favoriamo sconcerti. Questi sono gli ultimi che i cittadini si meritano. Si può lavorare per gli stessi obiettivi pur non appartenendo alla stessa coalizione o partito.
Se me lo consentirete, o se lo vorrete, io verrò ad ascoltarvi.
Con stima, sergio
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05/02/2012 - 