Caro Guido, La cultura del sospetto.... dai, lo sai che non mi appartiene, credo che Tu ne abbia prova per quanto scrivo, ma non nego di essere terribilmente curioso e di cercare sempre di approfondire le cose per capire, diciamo che mi piace arrivare con il ragionamento e il confronto, in fondo nessuno ha in tasca la verità, per questo la si ricerca e non credo sinceramente sia una colpa nè un’attività inutile.
Sono d’ccordo con Te sull’importanza degli individui, meno sui programmi che spesso vengono dimenticati, sulla definizione di centro/sinistra/destra condivido che sia una inutile etichetta, ma converrai che con i travasi fatti le ideologie si sono perse, i cattolici sono sia a destra che sinistra, cosa rimane? La differenza tra liberismo e socialismo? Ma sappiamo che oggi con la globalizzazione la strada se vuoi stare a galla è quella, uguale agli altri paesi industrializzati, possiamo cambiare: ma questo è un altro discorso che affronteremo con l’esaurimento delle materie prime e delle aree coltivabili, se non sarà troppo tardi.
Su cosa necessita la città credo che qui se ne sia parlato in anni ampliamente, adesso gli elettori si aspettano di vederlo scritto sui programmi (e realizzato).
Sulla collocazione del terzo polo io ho solo espresso una mia idea, che può essere smentita dai fatti.
Complimenti per la sincerità, Claudio ha già pronta la ricevuta:-))
RecSando
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14/02/2012 - 