> Di fronte al racconto dei fatti, mi pare che il titolo non colga la gravità dello smercio di droga ai compagni di scuola.
Hai perfettamente ragione, è quello il tema. Volendo vedere non è nemmeno un problema legato alla sostanza in sè, se avesse venduto gin sarebbe stato per me lo stesso.
Ciò che giudico allarmante è che un ragazzino diventi un piccolo spacciatore per "arrotondare la paghetta": è un segno molto negativo del modo di intendere la vita.
Poi è veramente pericoloso vendere droghe, anche se leggere, a ragazzini. Ai miei tempi, come anche oggi, molti ragazzini usavano sostanze, anche all'omni. Non tutti, anzi una ristrettissima minoranza, sono diventati tossicodipendenti. Per la maggior parte è stato parte di quelle cavolate che di solito si fanno da ragazzini. Tuttavia, siccome in generale non sono informati sui rischi, e appunto perchè sono ragazzini, il pericolo c'è, sotto tanti aspetti, non solo quello, abbastanza remoto, di passare a eroina (molto meno remoto quello relativo alla cocaina, che è assai diffusa tra grandi e piccini di ogni ceto sociale).
Voglio sperare che sia stata una bravata e che ne capisca la pericolosità. Purtroppo, nessuno lo aiuterà a capire *perchè* quello che ha fatto è pericoloso, ma si limiteranno a punirlo. Forse gli farà cambiare idea, o forse no.
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